Grande partecipazione a Caneva per l’incontro “Truffe e frodi informatiche: come proteggersi”
A Caneva serata partecipata con i Carabinieri di Tolmezzo su come difendersi da truffe e frodi informatiche.
TOLMEZZO – Grande partecipazione e sala gremita per l’incontro “Truffe e frodi informatiche: come proteggersi”, promosso dall’Associazione Caneva presso l’ex asilo della frazione di Caneva.
L’evento ha visto la partecipazione del Luogotenente C.S. Giorgio Lupieri, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Tolmezzo, che ha guidato il pubblico in un approfondimento sui metodi più comuni utilizzati dai truffatori e sulle strategie di prevenzione più efficaci.
Un tema di grande attualità
L’iniziativa, accolta con grande interesse dai cittadini, ha confermato quanto il tema delle frodi e delle truffe digitali sia oggi particolarmente sentito.
A introdurre la serata è stato un rappresentante dell’Associazione Caneva, che ha spiegato come l’incontro rientri nella missione di promuovere prevenzione, benessere sociale e cultura civica, ricordando l’importanza della vigilanza collettiva.
“Warning: The neighbors are watching” – è stato il messaggio simbolico dell’apertura, a ribadire quanto la coesione sociale e la collaborazione tra cittadini siano un antidoto potente contro l’isolamento e la vulnerabilità.
I consigli del Luogotenente Lupieri
Il Luogotenente Lupieri ha illustrato con chiarezza e numerosi esempi concreti le principali truffe in circolazione, raccontando episodi realmente accaduti tra Udine, Tolmezzo e la Carnia.
Tra le più frequenti, le telefonate di falsi carabinieri, la truffa dello specchietto, i messaggi SMS o WhatsApp che simulano comunicazioni bancarie e i falsi investimenti online.
L’incontro ha offerto una panoramica dettagliata sulle tecniche di manipolazione psicologica e tecnologica più diffuse, spiegando come riconoscerle e come comportarsi.
Le principali tipologie di truffe illustrate
Durante la serata, sono stati analizzati i meccanismi più ricorrenti:
Phishing e Spoofing: falsi messaggi o chiamate che imitano enti ufficiali come banche o poste.
Truffe sentimentali e finti investimenti: raggiri costruiti con strategie persuasive.
Skimming e Ghost Tap: furti di dati nei pagamenti digitali tramite dispositivi elettronici.
Truffe “porta a porta”: falsi tecnici o funzionari che approfittano dei cittadini più vulnerabili.
Una comunità più informata è una comunità più sicura
Il messaggio chiave emerso dall’incontro è stato chiaro: difendersi è possibile, ma serve consapevolezza e attenzione.
Basta fermarsi, riflettere, verificare e parlarne con persone di fiducia per evitare di cadere vittima dei raggiri.
Molto apprezzato dal pubblico il momento finale, dedicato alle domande e ai racconti personali: molti partecipanti hanno condiviso esperienze o dubbi, ricevendo risposte dirette e consigli pratici dal rappresentante dell’Arma.
I consigli pratici per proteggersi
Tra le raccomandazioni più importanti:
Non cliccare su link sospetti o allegati non verificati.
Non fidarsi di chi chiede denaro o dati personali con urgenza.
Verificare sempre la provenienza di chiamate e messaggi attraverso canali ufficiali.
Parlare con anziani e giovani per aiutarli a riconoscere i segnali di pericolo.
Informazione e prevenzione come strumenti di tutela
Nel ringraziare i presenti, l’Associazione Caneva ha ribadito la volontà di continuare a promuovere iniziative di informazione e sicurezza civica, collaborando con le Forze dell’Ordine e le istituzioni locali.
“Informarsi è il primo passo per difendersi – è stato ricordato in chiusura –. Non bisogna mai avere timore di chiedere aiuto o segnalare un sospetto al 112 o alla Polizia. Solo così si costruisce una comunità più consapevole, sicura e solidale.”