Basaldella inaugura il ponte sul Cormor

E ora si attende lo scolmatore per la messa in sicurezza idraulica definitiva

07 luglio 2025 16:54
Basaldella inaugura il ponte sul Cormor -
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Campoformido, 7 luglio 2025 - "In Friuli si è passati dalla siccità alle piogge violente nel giro di poche ore, ed è in queste circostanze che si tocca con mano l'attività invisibile del consorzio di bonifica, la cui mission è, appunto, portare l'acqua dove non c'è, per scopi irrigativi, e toglierla dove ce n'è troppa, per evitare allagamenti e mettere in sicurezza i centri abitati. Ricordiamoci che da sempre il Cormor viene definito una bomba ad orologeria". Così la presidente dell'ente consortile pianura friulana, Rosanna Clocchiatti, ha introdotto l'opera inaugurata lunedì mattina a Basaldella, il nuovo ponte ad arco, in pietra e acciaio corten, di via Zugliano che collega il paese con la frazione di Campoformido, attraversata dal Cormor. Alla cerimonia del taglio del nastro erano presenti, oltre alla presidente Clocchiatti, il direttore generale del Consorzio Armando Di Nardo, il direttore tecnico Stefano Bongiovanni, che ha illustrato l'opera nel dettaglio, il vicepresidente del Consorzio Giorgio Venier Romano, il sindaco di Campoformido Massimiliano Petri, per la Regione Fvg il presidente IV Commissione Ambiente, Alberto Budai, il segretario generale Autorità bacino distrettuale Alpi orientali Marina Colaizzi, e numerose autorità.

NUMERI

Realizzato in un anno e mezzo dalle imprese locali Polese di Sacile e, per la parte metallica, Cimolai di Pordenone, l'intervento ha ricevuto uno stanziamento di 2.650.000 euro, cifra destinata non solo al rifacimento del manufatto (largo 11,70 metri, compreso carreggiata stradale e assi pedonali, lungo 33,80 metri, pesante 173.273 chili), ma anche a interventi di manutenzione a monte e a valle del torrente. "Ora restano da completare alcune opere accessoriem stiamo eseguendo anche attività di manutenzione straordinaria lungo il torrente Cormor, per garantire la sicurezza dell'intera tratta idraulica - ha spiegato l'ingegner Bongiovanni, ricordiamo l'episodio del 2014 quando, durante una piena importante, la Protezione Civile fu costretta a smontare i parapetti del vecchio ponte per evitare l'esondazione del Cormor. "In quel frangente, il materiale trasportato dalla piena rischiò di causare il cedimento delle sponde, con conseguenti danni significativi alle abitazioni del territorio circostante. La nuova struttura consente di contenere il Cormor in maniera molto più efficace".

PROGETTI FUTURI

Ma sarà lo scolmatore, per la cui realizzazione si è in attesa di finanziamento, a completare davvero l'opera di messa in sicurezza dell'intero territorio toccato dal Cormor, che interessa 41 comuni e 300mila abitanti. Prevista nel "Piano Stralcio per la sicurezza idraulica del torrente Cormor", il canale scolmatore  convoglierà le acque del Cormor verso il Torre, con una portata stimata intorno ai 100 m³/s, alleggerendo in modo significativo il carico idraulico sul territorio. La spesa stimata è di circa 140 milioni di euro, "una cifra importante, ma che verrebbe immediatamente ripagata dai benefici in termini di prevenzione dei danni da esondazione, soprattutto nelle zone più basse e vulnerabili", ha osservato Bongiovanni.

AUTORITÀ

"Un'opera attesa e necessaria, per evidenti motivi di sicurezza - ha sottolineato Alberto Budai -. Con le risorse messe in campo dalla Regione, che oggi gode di una buona disponibilità economica grazie al lavoro della giunta e del suo presidente, in breve tempo abbiamo portato a casa una struttura fondamentale. Un plauso al Consorzio per questa opera di buon senso, realizzata in tempi ragionevoli a solo un anno dal finanziamento. Il territorio va rispettato, ma anche gestito con responsabilità". "Di utilità indiscussa per la protezione del territorio, si tratta di un progetto che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione, ma che sposiamo con convinzione", ha aggiunto sindaco Petri, rammentando come il torrente Cormor abbia spesso messo in ginocchio la frazione di Basaldella. Per Marina Colaizzi, segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale Alpi orientali, "l'opera è solo un primo passo, c'è ancora molto da fare. Siamo in una fase di aggiornamento del piano stralcio sul Cormor, ci saranno quindi  occasioni di confronto con il Consorzio, il cui presidio continuo va valorizzato".

La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro e la benedizione del parroco, che ha sottolineato il significato simbolico del ponte, "che unisce due zone divise dal torrente Cormor ma non solo: lancia il messaggio di superare ciò che separa, formando un'unica comunità fondata sull'amore".

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