Violenze a Udine dopo il corteo: domiciliari per gli arrestati, quanti anni rischiano
Convalidati gli arresti domiciliari per due uomini fermati negli scontri del 14 ottobre a Udine. Contestate violenza e resistenza a pubblico ufficiale.


UDINE – Sono stati convalidati gli arresti per i due uomini fermati durante gli scontri avvenuti il 14 ottobre a Udine. Si tratta di un 45enne residente a Buja e un 49enne di Feltre. La giudice per le indagini preliminari di Udine, Mariarosa Persico, ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari, senza applicazione del braccialetto elettronico. Leggi: Scontri a Udine, un friulano e un veneto arrestati.
Le accuse contestate
Ai due uomini viene contestata l’ipotesi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, con aggravanti legate al volto coperto e all’azione compiuta durante una manifestazione con la presenza di numerosi partecipanti. Secondo le ricostruzioni investigative, il 45enne avrebbe lanciato pietre e oggetti verso le forze dell’ordine, mentre il 49enne avrebbe colpito alcuni agenti utilizzando l’asta di una bandiera.

Decisione del giudice e quadro processuale
Entrambi sono stati accompagnati davanti al giudice per la convalida dell’arresto e sono ora sottoposti a misura cautelare presso il proprio domicilio. Sono stati segnalati precedenti non gravi a carico di uno dei due indagati. La pena prevista in caso di condanna potrebbe andare da 3 a 15 anni. Leggi qui: Scontri tra manifestanti ProPal e Forze dell'Ordine a Udine.
Posizione della difesa
La difesa ha sostenuto che la presenza dei due fermati in piazza fosse occasionale, escludendo legami con gruppi organizzati. Nel corso dell’udienza, entrambi gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice.