E' morto Mario Candotto, partigiano deportato a Dachau e uno tra gli ultimi testimoni della Shoah
Scomparso a 99 anni Mario Candotto, partigiano e superstite dei lager nazisti: una vita dedicata a trasmettere la memoria dell’Olocausto.


RONCHI DEI LEGIONARI (GO) – Si è spento a 99 anni Mario Candotto, tra gli ultimi partigiani sopravvissuti alle deportazioni nei lager nazisti. Originario di Porpetto e residente a Ronchi dei Legionari, Candotto era stato operaio ai cantieri di Monfalcone e durante la Seconda guerra mondiale svolse il ruolo di staffetta partigiana.
L’orrore dei campi di concentramento
Nel 1944 Candotto fu arrestato dai nazisti e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove il padre perse la vita. La madre morì invece ad Auschwitz; i fratelli invece, furono uccisi nel periodo della Resistenza. Una storia familiare drammatica, specchio della tragedia che colpì migliaia di italiani perseguitati durante il regime nazi-fascista.
Impegno per la memoria
Per tutta la sua lunga esistenza, Mario Candotto si è dedicato a raccontare gli orrori della deportazione e della dittatura, intervenendo in numerose scuole e sedi istituzionali, sia in Friuli Venezia Giulia che in altre regioni. Il suo contributo alla memoria storica è stato ricordato dall’Anpi e da numerose personalità della cultura, tra cui il giornalista Gad Lerner.