CIVIDALE DEL FRIULI (UDINE) – Addio a Dorino Cantarutti, il partigiano “Verde”
Il Friuli piange la scomparsa di una figura emblematica della resistenza partigiana: Dorino Cantarutti, noto come “Verde”, è morto all’età di 97 anni nella RSA di Cividale. Il suo impegno nella Resistenza ha lasciato un segno indelebile nella storia locale, diventando un punto di riferimento per la memoria storica del territorio.
L’impegno nella Resistenza
Dorino Cantarutti si unì ai partigiani garibaldini a Manzano nella primavera del 1944, a soli 17 anni. Membro del Battaglione Manin della Divisione d’Assalto Garibaldi-Natisone, partecipò a numerose azioni di guerriglia, inclusa la battaglia di Nimis e Molinis.
Dopo il trasferimento della Natisone sotto il comando del IX Korpus, affrontò le dure condizioni di lotta in Slovenia, vivendo momenti di estrema difficoltà. La sua determinazione e il suo coraggio rimasero saldi, contribuendo alla resistenza contro l’occupazione nazifascista.
Un punto di riferimento per l’Anpi
Dopo la guerra, Cantarutti continuò a preservare la memoria della Resistenza. Per decenni è stato un punto di riferimento per la sezione ANPI di Manzano, di cui era presidente onorario. La sua presenza costante alle commemorazioni e alle manifestazioni per onorare i valori di libertà e giustizia è stata fondamentale.
Nonostante l’età avanzata, ha partecipato fino all’ultimo alle celebrazioni più importanti, incluso l’incontro con il presidente Sergio Mattarella ad Ampezzo per l’80° anniversario della Carnia libera.
L’ultimo saluto
Dorino Cantarutti lascia tre figli: Gianni, Giorgio e Alida. Il suo ricordo rimarrà vivo non solo nella sua famiglia, ma in tutta la comunità di Manzano e del Friuli, che lo considerava un simbolo di impegno civile e storico.