Un’importante iniziativa volta alla valorizzazione del patrimonio architettonico contemporaneo è stata recentemente completata in Friuli Venezia Giulia. Sono infatti 83 le opere architettoniche e urbanistiche contemporanee di interesse storico-artistico, realizzate dal 1945 a oggi, che sono state censite dall’Università di Udine su incarico del Ministero della Cultura, attraverso la Direzione generale creatività contemporanea. Queste opere, che spaziano da abitazioni singole e collettive, a edifici di culto, scuole, musei, municipi e monumenti, sono ora consultabili online grazie a una piattaforma ad hoc (link al censimento).
Un censimento per valorizzare l’architettura contemporanea
Il censimento rientra in un progetto ministeriale avviato nel 2002, che ha già catalogato oltre 5000 architetture in tutta Italia. L’aggiornamento per il Friuli Venezia Giulia offre un interessante spaccato delle tipologie architettoniche presenti sul territorio regionale. La selezione delle opere da includere nel censimento è stata fatta seguendo alcuni criteri fondamentali: dare visibilità a personalità poco conosciute, come Romano Boico, Titti Brovedani e Carlo Mangani; arricchire la rappresentazione di determinate aree territoriali; integrare il repertorio con opere di architetti di primo piano come Carlo Scarpa, Gino Valle, Glauco Gresleri e Silvano Varnier; e includere anche il contributo di architetti “di passaggio” che hanno lavorato nel contesto friulano, tra cui Giancarlo De Carlo, Vittorio Gregotti, Giovanni Muzio e Cesare Pea.
Inoltre, il censimento si è arricchito di opere di recentissima realizzazione, realizzate da architetti di particolare rilievo come Studio Geza, Alessio Princic, Pietro Valle, Carla Sacchi, e Giovanni Vragnaz, contribuendo così ad aggiornare il quadro delle architetture contemporanee.
La mappatura: un lavoro interdisciplinare
L’aggiornamento e l’ampliamento del censimento per il Friuli Venezia Giulia è stato realizzato grazie a un gruppo di lavoro interdisciplinare e interdipartimentale, guidato dalla responsabile scientifica Orietta Lanzarini. Il team comprende anche Vittorio Foramitti del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, Matteo Iannello del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, oltre agli assegnisti di ricerca Davide Sartori e Marco Stefani.
Come sottolinea Orietta Lanzarini, docente di storia dell’architettura presso l’Università di Udine, il lavoro di censimento non solo rappresenta una risorsa fondamentale per lo studio della storia dell’architettura contemporanea, ma ha anche un’importante funzione di salvaguardia del patrimonio collettivo, sia pubblico che privato. «Il censimento può essere un utile strumento per proteggere queste opere e per assicurare che vengano riconosciute come un irrinunciabile patrimonio culturale», afferma Lanzarini.
Accessibilità online per il pubblico
Le 83 opere censite sono ora accessibili tramite la piattaforma online, dove i visitatori possono consultare schede dettagliate su ciascuna delle architetture, apprendere informazioni sulla storia, le caratteristiche e gli architetti che le hanno realizzate. Questo censimento offre una risorsa preziosa per appassionati, professionisti e studiosi di architettura, ma anche per chiunque desideri approfondire la conoscenza del patrimonio contemporaneo del Friuli Venezia Giulia.