Ogni anno i vari club di serie A si ritrovano a modificare il volto delle proprie rose nelle due finestre di calcio mercato: ossia quella estiva e quella invernale. In particolare quest’ultima risulta essere essenziale per porre rimedio a stagioni calcistiche non in linea con le attese di inizio campionato. Correttivi che possono interessare la retroguardia piuttosto che la metà campo o l’attacco. In questo focus andremo a focalizzare l’attenzione su un club storico di A che lotta ogni anno per mantenere in primis la categoria, con parentesi di Europa assaporate di tanto in tanto grazie ad exploit clamorosi. Stiamo parlando dell’Udinese, squadra di calcio di una città che a livello sportivo in generale raggiunge ottimi traguardi. Andiamo a vedere come e se l’Udinese interverrà sul mercato, e con quali mosse, esaminando uno per uno ciascun reparto.
Le strategie dell’Udinese per il mercato di riparazione
Partiamo dal tracciare una panoramica generale di quello che sarà il mercato invernale di riparazione dell’Udinese. Un club tradizionalmente legato alla scoperta di talenti poi valorizzati fino a diventare top assoluti nel calcio internazionale. Un modus operandi che ha reso questa società unica nel suo genere, e pioniera di una categoria a cui si sono associate poi altri club come l’Atalanta, il Sassuolo e tanti altri ancora. Per questa finestra ridotta della durata di circa un mese di mercato, la rosa guidata da Kosta Runjaic vedrà sicuramente degli innesti volti a colmare alcune lacune. Come ad esempio il ruolo di terzino destro, di centrocampista centrale/mediano, ed eventuali opportunità offensive da unire ai già presenti Thauvin e Lucca su tutti. Il tutto al fine di mantenere la categoria come ogni anno, magari anche con un certo anticipo, e non ridursi ad una lotta serrata nelle ultime giornate. Nonostante un ottimo avvio, le scommesse sul calcio relative all’Udinese non sono variate: il suo obiettivo resta la salvezza infatti, e i Pozzo vogliono ancora una volta agguantare l’obbiettivo prefissato ad inizio stagione.
I movimenti in porta e in difesa
Per quanto concerne la retroguardia dell’Udinese qui troviamo alcuni movimenti che interessano tanto le entrate quanto le uscite. In partenza, attenzionato da diversi top club, troviamo il profilo di Bijol, che in questa stagione si è messo particolarmente in evidenza con una continuità di prestazioni sopra livello. Difensore che potrebbe essere soppiantato in caso di cessione dall’arrivo già avvenuto di Oumar Solet, che si è posto al centro della difesa mostrando buon carisma e presenza. Ma non finisce qui, si vocifera anche di un accostamento difensivo di primissimo piano in entrata per il club friulano, ossia quello di Thomas Kristensen. Spostandoci poi sulla fascia troviamo il nome di Mads Roerslev del Brentford come elemento in cima alla lista dei Pozzo come terzino destro. Concludiamo il focus sulla retroguardia con il portiere Egil Selvik dell’Haugesund come alternativa iniziale al titolare Sava per poi magari prenderne nel medio lungo periodo il posto. Ricordiamo inoltre che è fermo ai box per infortunio il portiere Maduka Okoye, che doveva essere il titolare numero uno.
Innesti a metà campo: cosa c’è di concreto
Anche il centrocampo vedrà con ogni probabilità qualche volto nuovo in casa Udinese, per incrementare la qualità complessiva di un reparto molto fisico e muscolare ma un pochino carente sul piano tecnico. Il polacco Jakub Moder del Brighton, società di Premier League, è l’ultimo profilo accostato al club friulano per la mediana. Un 25enne con ottima esperienza europea per rimpolpare la metà campo con quantità e qualità. Un altro nome gradito che gira molto intorno all’Udinese in questi giorni di mercato di riparazione è quello di Carlos Silva con cui l’allenatore dei friulani ha già lavorato in passato. Un 28enne che da esterno destro di centrocampo garantisce assist e un discreto numero di gol. Staremo a vedere se verrà finalizzata o meno questa operazione. Nel frattempo ci sono anche le uscite per questo ruolo, con Martin Pereyro sul taccuino del Napoli di Conte. Porte girevoli insomma nella zona nevralgica di gioco dell’Udinese.
Reparto offensivo in evoluzione tra conferme e delusioni
In questa prima parte di campionato si è evidenziata anche una certa carenza di peso offensivo per l’Udinese, con un attacco poggiato unicamente sulle spalle di Lucca e Thauvin a cui in extremis si è aggiunto Davis. Un po’ poco per il club dei Pozzo, che vorrebbero dunque aumentare le bocche da fuoco a disposizione. La lotta salvezza infatti è sempre dura e necessita di tanti gol oltre che di una forza difensiva buona per agguantare l’obbiettivo stagionale di mantenimento della massima serie nostrana. In attesa del ritorno definitivo di Alexis Sanchez (causa infortunio), ritorno clamoroso per i friulani dopo la consacrazione ad altissimi livelli del cileno e il rientro a distanza di anni nella squadra che lo ha reso un top, ecco dunque il bisogno di capire chi far partire per fare posto a qualche nuovo ingresso. Il brasiliano Brenner sembra essere l’indiziato numero uno a lasciare Udine dopo un avvio di stagione positivo a cui però non ha fatto seguito, anche per problemi fisici e di condizione, un altrettanto periodo di elevato rendimento atteso. Di conseguenza una sua cessione è decisamente plausibile, quantomeno in prestito; stessa cosa dicasi per Damian Pizarro, talento ex Colo Colo che non si è imposto fino ad ora e che potrebbe trovare continuità altrove. Iker Bravo invece dovrebbe esser confermato data la risalita nelle gerarchie dell’attacco di Runjaic. Un acquisto offensivo, che in realtà è un rientro da un prestito, è quello di Simone Pafundi, convocato perfino in Nazionale dall’ex ct Roberto Mancini: stellina delle giovanili dell’Udinese che dopo la parentesi al Losanna dovrebbe finalmente esplodere e consacrarsi definitivamente con la maglia bianconera. Insomma tanta carne al fuoco in tutti i reparti per la società friulana, con i Pozzo sempre molto attivi ad ogni finestra di calcio mercato. Un monitoraggio costante in giro per l’Europa e per il mondo dell’area scouting per individuare i Di Natale e Sanchez del futuro.