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Home Carabinieri

Truffa gioielli falsi: allerta a San Quirino (Pordenone) con Volkswagen Passat rumena

Patrick Ganzini Patrick Ganzini
18/03/2025
in Carabinieri, Cronaca, Friuli Venezia Giulia, gioielli falsi, Notizie, Pordenone, Primo piano, san quirino, Truffa, truffatori, Volkswagen Passat
Truffa gioielli falsi: allerta a San Quirino (Pordenone) con Volkswagen Passat rumena
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Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

I precedenti episodi di truffa

  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
  • Aprile 2024: A San Quirino, G.I., un altro cittadino rumeno, veniva identificato mentre cercava di vendere un anello falso a un automobilista, anche in questo caso il gioiello risultò essere contraffatto dopo il sequestro.

Cosa fare in caso di truffa

I Carabinieri invitano la popolazione a non cedere mai denaro per gioielli di dubbia provenienza e autenticità. In caso di incontri sospetti o richieste di denaro, è essenziale segnalare immediatamente al 112. La collaborazione di tutti è fondamentale per contrastare il fenomeno delle truffe in strada e proteggere la comunità.


Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

I precedenti episodi di truffa

  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
  • Aprile 2024: A San Quirino, G.I., un altro cittadino rumeno, veniva identificato mentre cercava di vendere un anello falso a un automobilista, anche in questo caso il gioiello risultò essere contraffatto dopo il sequestro.

Cosa fare in caso di truffa

I Carabinieri invitano la popolazione a non cedere mai denaro per gioielli di dubbia provenienza e autenticità. In caso di incontri sospetti o richieste di denaro, è essenziale segnalare immediatamente al 112. La collaborazione di tutti è fondamentale per contrastare il fenomeno delle truffe in strada e proteggere la comunità.


Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

I precedenti episodi di truffa

  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
  • Aprile 2024: A San Quirino, G.I., un altro cittadino rumeno, veniva identificato mentre cercava di vendere un anello falso a un automobilista, anche in questo caso il gioiello risultò essere contraffatto dopo il sequestro.

Cosa fare in caso di truffa

I Carabinieri invitano la popolazione a non cedere mai denaro per gioielli di dubbia provenienza e autenticità. In caso di incontri sospetti o richieste di denaro, è essenziale segnalare immediatamente al 112. La collaborazione di tutti è fondamentale per contrastare il fenomeno delle truffe in strada e proteggere la comunità.


Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

I precedenti episodi di truffa

  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
  • Aprile 2024: A San Quirino, G.I., un altro cittadino rumeno, veniva identificato mentre cercava di vendere un anello falso a un automobilista, anche in questo caso il gioiello risultò essere contraffatto dopo il sequestro.

Cosa fare in caso di truffa

I Carabinieri invitano la popolazione a non cedere mai denaro per gioielli di dubbia provenienza e autenticità. In caso di incontri sospetti o richieste di denaro, è essenziale segnalare immediatamente al 112. La collaborazione di tutti è fondamentale per contrastare il fenomeno delle truffe in strada e proteggere la comunità.


Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

I precedenti episodi di truffa

  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
  • Aprile 2024: A San Quirino, G.I., un altro cittadino rumeno, veniva identificato mentre cercava di vendere un anello falso a un automobilista, anche in questo caso il gioiello risultò essere contraffatto dopo il sequestro.

Cosa fare in caso di truffa

I Carabinieri invitano la popolazione a non cedere mai denaro per gioielli di dubbia provenienza e autenticità. In caso di incontri sospetti o richieste di denaro, è essenziale segnalare immediatamente al 112. La collaborazione di tutti è fondamentale per contrastare il fenomeno delle truffe in strada e proteggere la comunità.


Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

I precedenti episodi di truffa

  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
  • Aprile 2024: A San Quirino, G.I., un altro cittadino rumeno, veniva identificato mentre cercava di vendere un anello falso a un automobilista, anche in questo caso il gioiello risultò essere contraffatto dopo il sequestro.

Cosa fare in caso di truffa

I Carabinieri invitano la popolazione a non cedere mai denaro per gioielli di dubbia provenienza e autenticità. In caso di incontri sospetti o richieste di denaro, è essenziale segnalare immediatamente al 112. La collaborazione di tutti è fondamentale per contrastare il fenomeno delle truffe in strada e proteggere la comunità.


Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

I precedenti episodi di truffa

  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
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Cosa fare in caso di truffa

I Carabinieri invitano la popolazione a non cedere mai denaro per gioielli di dubbia provenienza e autenticità. In caso di incontri sospetti o richieste di denaro, è essenziale segnalare immediatamente al 112. La collaborazione di tutti è fondamentale per contrastare il fenomeno delle truffe in strada e proteggere la comunità.


Truffa in strada a San Quirino (Pordenone) – Recentemente, a San Quirino, nel territorio di Pordenone, è stata segnalata la presenza di una Volkswagen Passat con targa rumena, parcheggiata sul lato della strada. Due uomini a bordo del veicolo cercavano di attirare l’attenzione degli automobilisti fingendo di essere in difficoltà. Con gesti disperati, chiedevano aiuto dichiarando di essere a corto di carburante o con problemi meccanici, chiedendo denaro per risolvere la situazione.

I truffatori offrono gioielli contraffatti

Nel tentativo di raccogliere denaro, i truffatori offrivano agli automobilisti gioielli in oro come anelli e catenine, affermando di volerli vendere a prezzi bassi per ottenere contanti. Tuttavia, questi gioielli si sono rivelati essere falsi, con un valore molto inferiore rispetto a quanto dichiarato dai malintenzionati. Le richieste per i gioielli andavano dai 30 ai 100 euro, ma in realtà non valevano nulla.

I precedenti dei truffatori

La Volkswagen Passat con targa rumena non è nuova alle autorità. I Carabinieri di Sacile avevano già avuto a che fare con i due occupanti in passato. In precedenza, lo stesso veicolo era stato fermato alla frontiera di Fernetti (TS), e i due cittadini rumeni erano stati identificati come autori di truffe simili, utilizzando lo stesso modus operandi.

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  • Marzo 2024: T.G., un cittadino rumeno di 50 anni, chiedeva aiuto a Castello di Aviano e offriva un anello falso in cambio di denaro. Un carabiniere fuori servizio lo fermò e sequestrò l’anello contraffatto.
  • Aprile 2024: A San Quirino, G.I., un altro cittadino rumeno, veniva identificato mentre cercava di vendere un anello falso a un automobilista, anche in questo caso il gioiello risultò essere contraffatto dopo il sequestro.

Cosa fare in caso di truffa

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