Il decennale del progetto Triesteabbandonata: dieci anni di recupero e valorizzazione
Il progetto Triesteabbandonata, che si occupa della mappatura e del recupero della storia di edifici abbandonati a Trieste e in Friuli Venezia Giulia, festeggia il suo decimo anniversario. Un’iniziativa nata dalla passione di Giada Genzo, Micol Brusaferro e Emilio Ripari, che ha portato alla creazione di un archivio contenente circa 200 siti dismessi in tutta la regione. Per celebrare questo importante traguardo, è stata organizzata una mostra presso il centro commerciale Montedoro di Muggia, luogo simbolico dove tutto ebbe inizio anni fa.
La mostra per il decimo anniversario del progetto
L’anniversario del progetto Triesteabbandonata sarà festeggiato con un evento speciale il 2 aprile alle 18:30 presso il Montedoro di Muggia, sede anche della prima esposizione del gruppo. La mostra si concentrerà su edifici abbandonati e dimenticati, ma anche su strutture che sono state recuperate e riqualificate nel corso degli anni. L’esposizione, aperta fino al 4 maggio, accoglierà gratuitamente il pubblico e presenterà una selezione di fotografie provenienti dal progetto Ascosi Lasciti e una sezione dedicata a Dusty Dancing.
Le immagini che raccontano storie di recupero e abbandono
Le fotografie esposte includono strutture iconiche come l’ex discoteca Hippodrome di Monfalcone, trasformata in supermercato, o le famose piscine di Grado, demolite per fare spazio a un parcheggio. Tra gli scatti spettacolari ci sono anche immagini realizzate con droni che mostrano il degrado di edifici come la scuola di Santa Croce o la scuola di via Fianona, entrambe danneggiate da incendi. Un altro esempio sono le fotografie dei velivoli dismessi a Gorizia, simboli di siti dimenticati che narrano la storia di un’epoca passata.
Dieci anni di Triesteabbandonata: un progetto di recupero e valorizzazione
Da quando è stato avviato, il progetto Triesteabbandonata ha mappato oltre 200 siti in Friuli Venezia Giulia, tra cui caserme, scuole, fabbriche, ville storiche e discoteche, con l’obiettivo di documentare e sensibilizzare sull’importanza di recuperare e valorizzare questi luoghi. Alcuni edifici rimangono nell’archivio del gruppo per preservarne la riservatezza e lo stato di conservazione. Tra le scoperte più curiose ci sono radio e televisori degli anni ’50 e ’60, bottiglie di birra vuote e veicoli abbandonati che raccontano storie del passato.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Le fondatrici del progetto, Giada Genzo e Micol Brusaferro, insieme a Emilio Ripari, hanno sottolineato l’importanza di documentare e denunciare il degrado dei luoghi abbandonati, mantenendo sempre l’obiettivo di recupero e valorizzazione. Hanno evidenziato i progressi positivi fatti in Friuli Venezia Giulia e l’impegno delle istituzioni nel recupero di edifici abbandonati. Emilio Ripari ha sottolineato con orgoglio che il progetto non si limita alla documentazione, ma mira a stimolare il recupero e la riqualificazione di luoghi dimenticati.
Incontri e conferenze con le istituzioni
Triesteabbandonata ha organizzato conferenze, incontri con le scuole e collaborazioni con enti pubblici e privati per sensibilizzare sul recupero di edifici abbandonati. Recentemente è stato rinnovato il sito web del progetto, che fornisce una panoramica completa dei beni mappati nel corso degli anni.