PORDENONE – Un tragico evento ha sconvolto la comunità del centro di accoglienza a Pordenone. Khan Saeed, un giovane migrante pakistano di 36 anni, è stato rinvenuto senza vita nel suo letto. Una improvvisa malattia lo ha portato via nel cuore della notte.
Un lungo viaggio verso la speranza
Khan Saeed era arrivato in Italia poco più di un anno fa, dopo aver affrontato la difficile Rotta Balcanica. Un percorso pieno di sofferenze, lungo migliaia di chilometri, che aveva condiviso con molte altre persone in cerca di una nuova vita. Nonostante le avversità, il giovane aveva finalmente trovato un’opportunità di lavoro nel settore agricolo, dando così speranza al proprio futuro. Oltre a ciò, stava seguendo un programma di formazione linguistica e di integrazione.
La scoperta della tragedia
La mattina del ritrovamento, i suoi compagni d’accoglienza, non vedendolo all’orario abituale, sono entrati nella sua stanza e hanno scoperto il suo corpo senza vita. I soccorsi sono giunti prontamente, ma purtroppo per Khan Saeed non c’era più nulla da fare. Le prime indagini hanno escluso cause violente, indicando un improvviso malore.
Un giovane dedicato e rispettato
Il giovane migrante, come descritto da Andrea Barachino, direttore della Caritas diocesana di Pordenone, era ben integrato nel programma di accoglienza e si distingueva per il suo impegno nello studio della lingua italiana e nella vita comunitaria. Khan aveva anche dovuto affrontare una tragedia personale, la perdita del padre, che lo aveva profondamente segnato. L’intera comunità di accoglienza è stata scossa dalla sua prematura scomparsa.