TRIESTE – Un episodio di tentativo di frode durante l’esame teorico per la patente ha coinvolto tre giovani di origine pachistana lo scorso 11 dicembre. I candidati hanno cercato di imbrogliare utilizzando dispositivi tecnologici sofisticati, nascondendo telefoni cellulari con microcamera, microfono e auricolari per ricevere suggerimenti esterni sulle risposte.
Individuazione dei sospetti e azione investigativa
La scoperta è stata fatta grazie all’osservazione di comportamenti sospetti da parte del dirigente della Motorizzazione Civile, che ha segnalato la situazione. Gli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria hanno quindi agito infiltrandosi tra i candidati, travestiti per non destare sospetti, e hanno identificato l’inganno in corso.
Denunce e accuse
I tre giovani coinvolti, noti come N.S. (nato nel 1991), J.A.A. (nato nel 2000) e G.C.A.W. (nato nel 1984), sono stati denunciati per vari reati, tra cui falsa attribuzione di lavori altrui, falsità ideologica e dichiarazioni mendaci a un pubblico ufficiale.