Tensione e violenza alla casa circondariale di Udine
UDINE – Una giornata di forte tensione si è verificata all’interno della casa circondariale di via Spalato, dove un detenuto trasferito da Verona per motivi di sicurezza ha causato un grave episodio di violenza coinvolgendo tre agenti della polizia penitenziaria.
Tutto è iniziato intorno alle 12.30, durante un provvedimento disciplinare notificato al detenuto dal comandante del carcere. La situazione è rapidamente degenerata: l’uomo ha reagito con estrema violenza, colpendo un vice ispettore con un pugno al volto e tentando di bloccarlo.
Non riuscendo a contenere la sua furia, altri due agenti sono intervenuti, ma il detenuto ha continuato la sua aggressione, ferendo i poliziotti e causando lesioni che hanno richiesto cure ospedaliere.
Il detenuto trasferito da Verona per aggressività
Il detenuto coinvolto era stato trasferito da Verona a Udine a causa dei suoi comportamenti violenti. Fonti interne rivelano che si tratta di un soggetto già noto per aggressioni passate, considerate preoccupanti per la sicurezza delle strutture detentive.
Condizioni critiche nel carcere di Udine
Questo episodio ha portato l’attenzione sul sovraffollamento e la carenza di personale che affliggono la casa circondariale di Udine. La gestione dei detenuti con comportamenti problematici è particolarmente delicata in un contesto con risorse limitate.
Le difficoltà operative del personale penitenziario si aggiungono a una situazione definita insostenibile da diverse parti: strutture inadeguate, turni estenuanti e mancanza di supporti adeguati rendono il controllo sempre più difficile.