UDINE – Un recente studio condotto dall’Università di Udine ha analizzato le preferenze alimentari degli utenti nelle mense degli ospedali di Palmanova, San Daniele del Friuli e Udine, concentrandosi sul valore nutrizionale e sostenibilità ambientale dei pasti. I risultati hanno rivelato alcune criticità, come il basso consumo di vegetali e l’elevato apporto di grassi, principalmente dovuto al consumo abbondante di carne e formaggi.
L’indagine ha mostrato che i pasti serviti nelle mense ospedaliere erano carenti di fibre e con pochi alimenti vegetali, favorendo un consumo eccessivo di grassi, soprattutto a causa dell’alto consumo di carne e formaggi. La mancanza di opzioni vegetariane o vegane è stata un altro punto critico evidenziato, poiché queste alternative, che potrebbero avere un impatto ambientale minore, erano scarsamente disponibili e non sostituivano adeguatamente i piatti a base di carne. In particolare, i piatti a base di carne di manzo, noti per il loro impatto ecologico, superavano i limiti di impronta di carbonio e idrica stabiliti dalle linee guida internazionali per la sostenibilità ambientale.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, i dati sono altrettanto allarmanti. Le mense ospedaliere superavano i limiti consigliati dal progetto internazionale Su-Eatable per l’impronta di carbonio e idrica, indicatori cruciali per valutare l’impatto ambientale di un pasto. I piatti a base di carne di manzo, con elevato impatto ecologico, erano predominanti in tutte le strutture, tranne una, dove non era disponibile carne bovina. Inoltre, la presenza di piatti a base di proteine vegetali come i legumi era limitata, riducendo ulteriormente le opzioni alimentari sostenibili.
Al fine di sensibilizzare gli utenti e promuovere la consapevolezza sull’impatto ambientale delle scelte alimentari, è stato creato materiale informativo esposto nelle mense degli ospedali di Palmanova, San Daniele e Udine. L’obiettivo è educare gli utenti sulle implicazioni ambientali delle loro scelte alimentari e incoraggiarli a optare per piatti più sostenibili, come quelli vegetariani e vegani che, pur garantendo un’adeguata nutrizione, hanno un impatto ambientale inferiore. Il progetto mira a promuovere una ristorazione ospedaliera consapevole, che integri la sostenibilità ambientale con i valori nutrizionali, contribuendo a un’offerta gastronomica più salutare ed ecologica.
Lo studio, condotto dalla Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Udine, ha sottolineato l’importanza di una maggiore consapevolezza sulla relazione tra alimentazione e sostenibilità ambientale, specialmente in un contesto come quello sanitario, con un impatto significativo sulla società. I sistemi alimentari sono responsabili di circa il 30% delle emissioni globali di gas serra. L’obiettivo finale è sensibilizzare i gestori dei servizi di ristorazione ospedaliera e gli utenti sull’importanza di scelte alimentari più sostenibili, in grado di ridurre l’impatto ambientale senza compromettere la qualità nutrizionale dei pasti.