La Polizia di Stato ha effettuato 12 arresti su disposizione del Gip del Tribunale di Bologna, nell’ambito di un’operazione nazionale contro il gruppo suprematista e neonazista “Werwolf Division”. Il gruppo, attivo anche su Telegram, è accusato di aver costituito una “cellula organizzata” con l’intento di perpetrare attentati, adottando metodologie simili a quelle dei ‘lupi solitari’. Gli arresti riguardano individui coinvolti in attività terroristiche, propaganda razziale e detenzione illegale di armi.
Perquisizioni e indagini
Oltre agli arresti, sono state effettuate 25 perquisizioni in varie città italiane, tra cui Bologna, Bari, Roma, Milano, Trieste, Pordenone e Vicenza. Gli indagati, con età compresa tra i 19 e i 76 anni, sono accusati di aver favorito e partecipato all’associazione “Werwolf Division”, che in seguito ha cambiato nome in “Divisione Nuova Alba”. Tra gli indagati, figurano un 44enne di Trieste, un 20enne di Pordenone e un individuo di Vicenza. Secondo le autorità, il gruppo aveva l’intenzione di sovvertire l’ordine democratico, promuovendo ideali suprematisti e neonazisti, e progettando azioni violente contro istituzioni e personalità di spicco.
Propaganda e reclutamento tramite Telegram
L’inchiesta ha rivelato che il gruppo faceva uso di Telegram per diffondere messaggi e arruolare nuovi membri. Tra i materiali rinvenuti dagli inquirenti vi era un volantino che incitava alla violenza e alla sovversione del regime liberale, firmato dalla “Werwolf Division”. L’operazione, protrattasi per più di 2 anni, è stata coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.