TRIESTE – Le forze dell’ordine hanno condotto una serie di ispezioni nei cantieri edili di Trieste per contrastare il lavoro sommerso e garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Il Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia, con il supporto del NIL di Trieste e dei militari del Comando Compagnia Carabinieri di Trieste, ha coordinato l’operazione.
Obiettivi dell’operazione: contrastare lo sfruttamento lavorativo
Le ispezioni hanno coinvolto diverse imprese edili attive nel centro di Trieste, con l’obiettivo di monitorare il rispetto delle leggi sul lavoro e prevenire lo sfruttamento lavorativo. Le verifiche hanno rivelato che, in generale, le normative sono state rispettate, ad eccezione di un’azienda con irregolarità nei distacchi transnazionali.
Sicurezza nei cantieri: violazioni riscontrate
Durante le ispezioni sono emerse numerose violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro, tra cui:
- Mancato rispetto della viabilità all’interno del cantiere;
- Rischi di cadute dall’alto per mancanza di protezioni;
- Carenze nella gestione delle emergenze;
- Rischi elettrici legati alla scorretta predisposizione delle attrezzature;
- Lavoratori senza DPI e formazione adeguata;
- Mancanza di documentazione obbligatoria come il P.O.S. e il P.I.M.U.S.;
- Omissioni nella vigilanza da parte dei responsabili.
Sanzioni e azioni intraprese
Tutte le 9 imprese controllate sono state trovate in difetto per la sicurezza. Sono stati emessi 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e contestate sanzioni per un totale di oltre 130.000 euro.
Importanza delle ispezioni
L’operazione ha sottolineato l’importanza del rispetto delle normative sulla sicurezza nei cantieri per prevenire incidenti e garantire luoghi di lavoro sicuri. Le forze dell’ordine confermano il loro impegno nel far rispettare tali disposizioni per proteggere i lavoratori.