Una nuova frontiera per il riciclo delle terre rare a Udine – Un ambizioso progetto di ricerca si propone di sviluppare un processo sostenibile per il riciclo delle terre rare, elementi indispensabili per settori cruciali come le energie rinnovabili, la mobilità elettrica e l’elettronica. Con il coordinamento dell’Università di Udine e un finanziamento di 777mila euro dall’Unione europea, l’iniziativa si concentra sul recupero dei materiali di scarto provenienti dai magneti permanenti, un’applicazione di vitale importanza per numerose tecnologie avanzate.
Importanza strategica delle terre rare
Le terre rare sono fondamentali per la produzione di dispositivi come auto elettriche, smartphone e turbine eoliche, ma il loro processo di estrazione è complesso e costoso. Pur non essendo rare nella crosta terrestre, la loro difficoltà di separazione dai minerali le rende poco sfruttabili in modo efficiente. Per questo motivo, il riciclo dei loro scarti è diventato una priorità, soprattutto per l’Unione Europea che le ha classificate come “materie prime critiche”, data l’alto rischio di approvvigionamento, concentrato principalmente in Cina.
Collaborazioni internazionali e sinergie
Il progetto coinvolge partner scientifici e industriali provenienti da diverse nazioni, tra cui Bosnia ed Erzegovina, Cuba, Irlanda, Italia, Serbia, Slovenia e Spagna. Saranno avviate attività di ricerca congiunta tra centri di ricerca e aziende, creando una rete internazionale volta a promuovere l’innovazione e lo sviluppo sostenibile nel settore delle terre rare.
La leadership dell’Università di Udine
L’Università friulana, attraverso il Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura guidato dal professor Andrea Melchior, è responsabile del recupero delle terre rare dai magneti permanenti. Il progetto, finanziato dalle Marie Skłodowska-Curie Actions Staff Exchanges, mira a dimostrare l’efficacia di un processo di recupero ecocompatibile.
Il via ufficiale a Udine
Il 16 gennaio 2025, l’Università di Udine ospiterà il kick-off meeting del progetto, durante il quale saranno discusse le prossime tappe. All’incontro parteciperanno il rettore Roberto Pinton e altri importanti esponenti accademici e istituzionali.