TRIESTE – Il Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta si prepara a vivere una giornata intensa sabato 16 novembre, al Teatro Miela. L’obiettivo dell’evento è sensibilizzare sulle migrazioni, sull’infanzia violata nelle zone di guerra e anche nelle realtà occidentali, e sull’importanza della lettura fin dai primissimi anni di vita. La giornata, che si protrarrà fino a sera, prevede incontri, rassegne stampa e spettacoli, con la partecipazione di giornalisti, fotografi, artisti ed esperti di educazione.
La giornata del Premio Marco Luchetta inizia con la rassegna stampa “Giornali e caffè” alle 9.30. Durante l’incontro, curato da Fabrizio Brancoli de Il Piccolo, Igor Devetak di Primorski Dnevnik e Francesco De Filippo di Ansa, i tre professionisti commentano le principali notizie del giorno. Questo momento di confronto permette al pubblico di approfondire le attualità e gli sviluppi più rilevanti nel panorama informativo.
Alle 10.15 si terrà il panel “Vite abbandonate a Trieste”, moderato dal giornalista Ludovico Fontana. Parteciperanno alla tavola rotonda la vincitrice della sezione Rotta Balcanica, Annalisa Camilli di Internazionale, insieme ai finalisti Nicolò Giraldi di Today.it e Federica Sgorbissa de Il Post. Con Caterina Bove, avvocata dell’Associazione per gli studi giuridici per l’immigrazione, discuteranno delle condizioni disumane in cui vivono i migranti nei vecchi magazzini abbandonati di Trieste, riflettendo sul sistema di accoglienza della città e sull’approccio nazionale ispirato da Franco Basaglia. Il panel fornirà anche un aggiornamento sull’inchiesta di Linda Caglioni, vincitrice della prima edizione del Premio Rotta Balcanica, che ha investigato sulle vittime lungo la rotta balcanica. La giornata si concluderà con la testimonianza di Andrea Rizza Goldstein e Diego Saccora, collegati dal cimitero di Bihac, in Bosnia-Erzegovina, per la posa delle lapidi in memoria dei migranti deceduti durante il viaggio.
Nel pomeriggio, a partire dalle 12, il tema “Le vie della fuga” sarà al centro di un incontro moderato dal giornalista Antonio Di Bartolomeo. Interverranno figure di spicco del giornalismo internazionale come Raffaella Cosentino e Maurizio Calaiò di RaiNews, vincitori della categoria TV News, Giovanni D’Ambrosio di Tre Soldi – Rai Radio 3, finalista nella categoria radiofonica, Gabriella Jozwiak de The Telegraph, vincitrice della categoria Stampa Internazionale, e molti altri. Ognuno condividerà storie di fuga da realtà segnate dalla guerra e dalle persecuzioni, coinvolgendo territori come Cipro, Ucraina, Tigrè, Mediterraneo e Lampedusa.
Alle 16, l’educazione alla lettura sarà al centro di un altro incontro, dal titolo “Per fare un bambino ci vuole un buon libro”, con Elisabetta Lippolis, formatrice ed educatrice alla lettura, la giornalista Emily Menguzzato e la docente Barbara Cassinari. L’incontro si propone di riflettere sull’importanza della lettura precoce per lo sviluppo dei bambini, fondamentale per la loro crescita e benessere.
Alle 17.15, si discuterà del tema delle “Bambine e bambini senza diritti, anche in Europa”. Alice Facchini e Iris Biasio de Le Revue dessinée Italia, vincitrici nella categoria Stampa Italiana, e Paolo Siani, pediatra e autore di Senza colpe. Bambini in carcere (Guida, 2023), affronteranno le difficoltà e ingiustizie che molti bambini affrontano anche in Europa, come i bambini detenuti con le madri, gli orfani di femminicidio e la tragica situazione di alcuni bambini a Belgrado.
La giornata si concluderà alle 20.30 con lo spettacolo “Concertina 22”, un atto teatrale di Roberta Biagiarelli, che tratterà dei muri di confine e delle barriere di “alta sicurezza” erette in Europa. L’attrice e attivista, esperta di storia balcanica, condividerà il palco con Duccio Facchini, direttore del mensile Altraeconomia, per esplorare il dramma dei migranti e dei nuovi confini che dividono il cuore dell’Europa.