PORDENONE – Un luogo di ascolto e una proposta di cambiamento, perché la violenza non è un modo di essere, ma un modo di agire che si può cambiare. È stato presentato nella Sala Missinato del Municipio di Pordenone lo Sportello dedicato agli uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive e familiari. Grazie a un percorso di cambiamento a loro dedicato, gli uomini potranno lavorare sui propri comportamenti per uscire dalla violenza.
Attraverso il progetto europeo “CHANGE. Pathways to prevent and combat gender-based violence”, co-finanziato dalla Commissione Europea e guidato dalla Cooperativa sociale Itaca, è stato potenziato lo Sportello dell’associazione L’Istrice, già presente nella Città sul Noncello. L’obiettivo è sviluppare un modello di cooperazione multiagency, per accogliere uomini autori di violenza attraverso programmi di intervento loro dedicati, offrendo uno spazio di aiuto, incontro e riflessione.
Alla conferenza stampa, nel corso della quale è stato presentato lo Sportello per Uomini Autori di Violenza, sono intervenute in rappresentanza del Comune di Pordenone, che è partner di progetto, Morena Cristofori – assessora alle Politiche europee -,Guglielmina Cucci – assessora alle Politiche sociali -, Chiara Grando – coordinatrice progetto Change, Cooperativa sociale Itaca -, Federica Brazzafolli – dirigente Settore X Politiche Internazionali -, Marina Moro – dirigente psicologa Distretto del Noncello per AsFO partner di progetto -, Valeria Capalbo e Ilaria Roveda, psicologhe dello Sportello Change.
Nella Città sul Noncello, lo Sportello – CUAV Centro per Uomini Autori di Violenza – è attivo dal 2016, fondato e gestito da L’Istrice aps, oggi partner del progetto Change, che ha favorito il potenziamento del lavoro di rete territoriale precedentemente avviato. In quest’ottica, grazie alla disponibilità e collaborazione della Fondazione WellFare di Pordenone, oggi lo “Sportello per Uomini Autori di Violenza” dispone di un nuovo spazio nel cuore della città, per lo svolgimento delle attività, percorsi di confronto e riflessione guidati da professionisti sui temi della violenza contro le donne e i minori.
I DATI
Dall’avvio delle attività nel 2016, sono stati circa 250 gli uomini che hanno contattato lo Sportello di Pordenone, oltre 60 nel 2023, di cui 15 sono stati presi in carico all’interno del progetto Change, che ha permesso l’avvio delle attività del gruppo trattamentale nel mese di ottobre.
Nel corso del 2021 sono state oltre 2000 le donne che hanno contattato i centri antiviolenza del Friuli Venezia Giulia, se si considerano gli accessi totali, anche precedenti l’inizio del percorso di uscita dalla violenza, si sfiorano i 5000 contatti, di cui poco più di un terzo avvenuti di persona al centro o agli sportelli del centro. Rispetto al totale dei contatti registrati nel 2020, uno su cinque è un primo contatto o un nuovo accesso. Le donne per le quali era in corso un percorso di uscita dalla violenza erano 1.185 e di queste il 63,9% avevano iniziato tale percorso proprio nel 2021, in 6 casi su 10 inviate dai servizi territoriali (fonte Regione FVG).
CHI SI PUÒ RIVOLGERE ALLO SPORTELLO DI PORDENONE
Lo Sportello Change di Pordenone è gestito da due operatrici psicologhe della Cooperativa sociale Itaca – L’Istrice aps, precedentemente formate e in continuo aggiornamento, esperte nella prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, con particolare riferimento al lavoro con gli uomini autori di violenza.
Così come definito dalla “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica” (Istanbul, 2011), lo Sportello si rivolge a uomini che hanno agito violenza, che possono accedere spontaneamente al percorso o essere indirizzati da terzi (ad esempio, Servizi sociosanitari, Forze dell’ordine).
Nel quadro del “Protocollo Zeus”, sottoscritto nel 2021 tra L’Istrice Aps e la Questura di Pordenone, lo Sportello accoglie anche gli uomini maltrattanti sottoposti al procedimento di “ammonimento” del Questore.
Il personale che opera nello Sportello si rende, inoltre, disponibile per consulenze a professionisti del pubblico e del privato sociale, o a cittadini e cittadine che vogliano chiedere informazioni.
GIORNATE E ORARI DI APERTURA
Lo Sportello Change di Pordenone è situato in via Borgo Sant’Antonio 12 e riceve solo su appuntamento, per fissare un incontro è sufficiente chiamare il numero 371 3018120, oppure inviare una e-mail all’indirizzo info@listrice.it.
LE OPPORTUNITÀ PROPOSTE
Il percorso presso lo Sportello di Pordenone consiste in una serie di colloqui individuali e riservati a carattere conoscitivo, funzionali a prevedere le azioni successive, come anche nella realizzazione di gruppi a carattere informativo in cui viene presentato il tema della violenza, al fine di sensibilizzare la persona all’assunzione di responsabilità rispetto ai propri comportamenti. Prevista, altresì, la realizzazione di gruppi a carattere psicoeducativo ed esperienziale, per aprire lo sguardo verso una riflessione volta ad acquisire strategie per cambiare il proprio comportamento violento. I professionisti svolgono, finanche, attività di formazione, informazione e sensibilizzazione rivolte a servizi e istituzioni del territorio e alla cittadinanza.
GLI INTERVENTI
Morena Cristofori, assessora alle Politiche europee, Comune di Pordenone
“L’impegno del Comune di Pordenone in questo tipo di progettazioni si inserisce perfettamente negli obiettivi dell’Unione Europea, nel programma “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori” (CERV). Il programma CERV mira a sostenere e sviluppare società aperte, basate sui diritti, democratiche, eque e inclusive fondate sullo Stato di diritto. Questo comprende favorire una società civile dinamica e autonoma, che incoraggi la partecipazione democratica, civica e sociale dei cittadini e coltivi la ricca diversità della società europea sulla base dei valori, della storia e della memoria che abbiamo in comune. Gli obiettivi importantissimi del progetto europeo Change sono da intendersi in una logica programmatoria di lungo periodo, in cui uguaglianza, diritti e parità di genere, promozione dei diritti, della non discriminazione e dell’uguaglianza, comprese la parità di genere, la lotta contro la violenza e la violenza di genere debbano essere un focus continuo e un punto fermo”.
Guglielmina Cucci, assessora alle Politiche sociali, Comune di Pordenone
“Il progetto Change realizza in modo concreto diversi articoli della Convenzione di Istanbul, il trattato del Consiglio d’Europa pietra miliare nella lotta contro la violenza di genere, firmato e ratificato dall’Italia, ma ancora sostanzialmente disatteso nella sua applicazione.
Pordenone ha da tempo affermato la necessità di lavorare sugli uomini che agiscono violenza, anche grazie alle associazioni presenti e operanti sul territorio, dando centralità alla responsabilizzazione e alla consapevolezza.
Saper riconoscere la violenza e comprenderne il disvalore è importante per le vittime, ma lo è altrettanto o forse anche di più per gli autori. Agendo sugli uomini maltrattanti possiamo fermare quell’escalation che può portare agli esiti più tragici e migliorare la qualità di vita di tutti: delle donne, dei minori quando presenti, e degli stessi uomini.
Con Change vogliamo dare vita a un cambio di passo, essere motori di un cambiamento necessario e imprescindibile per la salute, il benessere, la sicurezza e i diritti delle donne, partendo da un approccio sistemico e multidisciplinare”.
Chiara Grando, coordinatrice progetto Change, Cooperativa sociale Itaca
“Change nasce da un lavoro di rete con soggetti del territorio che da anni lavorano sul tema della violenza di genere. Abbiamo scelto di valorizzare le precedenti esperienze e di metterle a sistema, pubblico e privato-sociale insieme per co progettare percorsi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. L’apertura o potenziamento, come nel caso di Pordenone, di Sportelli di ascolto dedicati agli uomini che agiscono violenza va nella direzione del lavoro di rete, dove tutte le azioni previste sono funzionali ad arricchire la filiera dei servizi sociosanitari di riferimento, attraverso la promozione di un welfare pubblico privato quanto più vicino possibile alle risorse e ai bisogni del territorio”.
Marina Moro, dirigente psicologa Distretto del Noncello, AsFO
“In rete con gli altri servizi del territorio e sempre di più con il terzo settore, i Consultori familiari di AsFO intervengono anche sui temi legati alle difficoltà in relazioni conflittuali, crisi familiare, separazione, divorzio, e sono centri di riferimento per maltrattamenti e violenze sui minori e sulle donne unitamente all’impegno del Gruppo antiviolenza. Con Cooperativa Itaca l’Azienda ha condiviso il progetto Change, perché presenta progettualità mosse da valori e intenti comuni, che completano l’offerta del servizio pubblico. Ne sono una prova lo Sportello di ascolto per uomini che agiscono violenza e le attività in procinto di avvio nelle scuole superiori pordenonesi. Progetti come Change danno continuità agli interventi del servizio pubblico e offrono occasioni di crescita culturale, come accaduto con la formazione Engage che ha coinvolto tutti gli operatori dei cinque Consultori”.
Valeria Capalbo e Ilaria Roveda, psicologhe dello Sportello Change
“La violenza contro le donne è un fenomeno complesso che richiede l’intervento di rete su più fronti. Da una parte è fondamentale intervenire per la protezione e il sostegno delle vittime, dall’altra è importante agire all’origine del fenomeno, promuovendo percorsi rivolti agli autori della violenza, al fine di far cessare gli agiti. Lo Sportello di ascolto per uomini autori di violenza è un luogo in cui decade l’idea comune di uomo naturalmente violento, e che guarda alla violenza come un comportamento scelto dall’individuo”.
Il progetto europeo “CHANGE. Pathways to prevent and combat gender-based violence” (percorsi per prevenire e contrastare la violenza di genere) – co-finanziato dalla Commissione Europea e guidato dalla Cooperativa sociale Itaca – è un progetto biennale, inserito all’interno del Programma CERV 2021 – Citizens, Equality, Rights and Values, Sezione DAPHNE della Commissione Europea, che coinvolge un partenariato ricco di competenze: oltre alla capofila Cooperativa Itaca, vede la presenza di Comune di Pordenone e Comune di Treviso, AsFO, AsuGI e Aulss 2 Marca Trevigiana, CAM – Centro di Ascolto uomini Maltrattanti, Fondazione di Comunità Sinistra Piave, Ires Fvg, L’Istrice A.P.S., Relive – Relazioni libere dalle violenze, Cooperativa sociale Una casa per l’uomo, European Network for the Work With Perpetrators of Domestic Violence.