TRIESTE – Il clima della regione Friuli Venezia Giulia sarà caratterizzato da un consistente aumento della temperatura media, che porterà a precipitazioni più intense e un conseguente aumento del rischio idrogeologico in gran parte della regione.
Oggi la temperatura media annua in Friuli Venezia Giulia raggiunge valori massimi compresi tra i 14,5°C e i 15,5°C lungo la fascia costiera, grazie all’effetto moderatore del mare. Una situazione leggermente diversa si registra nel resto dell’area collinare e montuosa della regione, dove la temperatura è influenzata dall’altitudine, dall’esposizione e dall’orientamento delle catene montuose. Ciò gioca un ruolo importante anche nel comportamento della temperatura a lungo termine.
L’evoluzione anomala delle temperature
Le analisi condotte dal Centro Studi per il Cambiamento Climatico, promosso da Greenway Group Srl ed Ecogest Spa, che ha pubblicato recentemente il Report climatico della Regione Friuli Venezia Giulia, evidenziano un’evoluzione anomala delle temperature, confermando una palese tendenza all’aumento della temperatura media della regione.
Nell’ultimo periodo sono stati registrati valori significativamente più elevati delle medie annuali, con alcuni picchi negli ultimi 10 anni. Nell’arco temporale 1961-2016 l’aumento medio della temperatura è stato di 0,3°C ogni 10 anni, con un trend in netta accelerazione.
La lettura dei dati locali e le evidenze di quanto sta accadendo a livello globale portano il Centro Studi per il Cambiamento Climatico a prevedere un aumento medio delle temperature fino a circa 5,3°C in inverno, mentre in estate si potrebbe osservare un aumento fino a quasi 6°C entro il 2100, con una crescita di circa 2,5°C entro il 2050.
Aumento delle precipitazioni
Il consistente aumento delle temperature porta come conseguenza anche l’aumento delle precipitazioni soprattutto in inverno, fino al 20-30% entro la fine del secolo. Per ciò che riguarda la stagione estiva, attualmente il numero medio di giorni di ondate di calore per stagione è inferiore a 5 giorni, il che significa che in media c’è meno di un’ondata di calore per stagione. Le previsioni del Centro Studi dicono che entro il trentennio 2071-2100, nelle pianure ci saranno fino a 40 giorni in cui le temperature estive saranno di almeno 5°C sopra la media in un anno. In futuro, ciò potrebbe significare che la maggior parte dell’estate sarà interessata da ondate di calore, causando gravi conseguenze per la salute umana, le colture, il bestiame e gli ecosistemi più vulnerabili.
Rischio idrogeologico
Questi cambiamenti climatici potrebbero portare a un aumento del rischio idrogeologico e dell’instabilità dei versanti. L’intero territorio regionale (montano, pedemontano e carsico) del Friuli Venezia Giulia è già fortemente interessato da fenomeni di dissesto idrogeologico, con un numero significativo di frane attive. Le previsioni climatiche indicano che si potrebbero modificare i processi di pendenza, soprattutto nelle aree di alta montagna, poiché lo scioglimento della neve, del ghiaccio e del permafrost e l’aumento delle precipitazioni causano un aumento dell’apporto idrico, con conseguenti alluvioni torrenziali e colate detritiche molto pericolose.
Nelle aree più critiche, dove il cambiamento climatico si sovrapporrà al cambiamento idrologico, in gran parte dovuto alle attività umane, le piogge torrenziali potranno portare a inondazioni e allagamenti, e di conseguenza a cambiamenti significativi nel regime di trasporto di solidi e sedimenti nei fiumi, con fenomeni di instabilità negli alvei, nei versanti e nelle zone ripariali. Nelle aree a bassa quota che sfociano in lagune o in mare, potranno esserci ulteriori difficoltà nell’evacuazione dei flussi di piena in caso di alta marea, aggravate dall’innalzamento del livello del mare.
Le dichiarazioni di Valerio Molinari
“Il nostro studio – dichiara Valerio Molinari, presidente del CSCC e azionista di riferimento di Ecogest Spa – ha lo scopo di fornire dati utili a orientare le future scelte infrastrutturali e manutentive, ma anche di dare il giusto peso alle conseguenze di un fenomeno progressivo ed inarrestabile quale il cambiamento climatico. La temperatura è il parametro climatico che mostra più chiaramente i cambiamenti del clima nella regione Friuli Venezia Giulia, con un significativo aumento da oggi fino al 2100. È necessario che dalla diagnosi si passi alla cura in maniera rapida attraverso l’innovazione scientifica e tecnica, e, soprattutto, affidandosi all’esperienza ed al know-how di quanti, da tempo, hanno intuito i rischi insiti in questi cambiamenti studiandone non solo effetti, ma anche soluzioni efficaci per un’emergenza globale di tale portata – conclude Molinari –“.
L’impatto sul settore delle infrastrutture
Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e incidono in maniera significativa sulla nostra vita. Tra i settori più colpiti, senza dubbio, troviamo quello delle infrastrutture di trasporto.
Un’azione concreta: la manutenzione delle infrastrutture
Dall’evidenza dei numeri appena riportati risulta evidente che la manutenzione delle reti infrastrutturali sia fondamentale quando si parla di infrastrutture stradali e della loro capacità di essere resilienti agli effetti del cambiamento climatico.
“Le soluzioni esistono, e sono molteplici – continua Valerio Molinari -. Innanzitutto, bisogna pianificare e rimodulare la manutenzione supportandola attraverso soluzioni come telecamere online, stazioni meteorologiche, sensori di carico stradale, sistemi telematici avanzati in grado di regolare il flusso del traffico e di evitarne la congestione. Importante anche la scelta di nuovi impianti a verde, che influisce sullo stato di conservazione delle infrastrutture stradali e autostradali. Tra le soluzioni potremmo pensare, per esempio, a piante ed alberi autoctoni nei nuovi impianti, razionalizzazione e adeguamento della pianificazione degli interventi di manutenzione, applicazione di nuove tecnologie di studio e controllo alla manutenzione del verde, a partire dai droni e dal monitoraggio continuo dello stato della vegetazione”.
In conclusione, l’aumento delle temperature e le conseguenti precipitazioni più intense rappresentano una sfida significativa per il Friuli Venezia Giulia, richiedendo interventi mirati e soluzioni innovative per mitigare i rischi associati al cambiamento climatico.
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