Nel quadro delle politiche per il turismo, Udine si appresta a introdurre una nuova misura che interesserà i visitatori della città. A partire da ottobre 2024, i turisti dovranno contribuire con una tassa di soggiorno fino a 2 euro al giorno, applicata per pernottamenti in hotel, case vacanze e affitti brevi.
Esenzioni mirate per incentivare specifici soggiorni
Per non gravare su chi visita la città per necessità particolari, la nuova tassa di soggiorno prevede delle esenzioni: non sarà applicata a coloro che si recano a Udine per motivi di salute o studio, né ai minori, alle persone con disabilità, alle forze di polizia o ai volontari della Protezione Civile. Questa scelta punta a bilanciare l’introito con la giustizia sociale.
Palazzo D’Aronco: decisione basata su dati positivi
L’amministrazione comunale ha basato la sua decisione sull’analisi dei dati turistici che evidenziano un trend positivo: gli incrementi delle presenze turistiche, con un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, offrono l’opportunità di finanziare e supportare il settore.
Aspettative economiche: benefici per il Comune e il turismo
L’introduzione della tassa di soggiorno è prevista per generare un introito di circa 650 mila euro all’anno per il Comune di Udine. Questi fondi saranno reinvestiti per migliorare i servizi e le infrastrutture turistiche, creando un circolo virtuoso che benefici sia i visitatori sia la comunità locale.
Il contesto Regionale: un successo per il Friuli Venezia Giulia
Il sistema delle imposte di soggiorno nella regione Friuli Venezia Giulia ha già dimostrato il suo valore, con introiti che hanno superato le aspettative. Questo successo è un incoraggiamento per Udine a seguire un modello che sembra promettere benefici economici e qualitativi per l’intero settore.
Con questa iniziativa, Udine si allinea alle migliori pratiche nel settore turistico, dimostrando di voler investire risorse per migliorare l’accoglienza e la qualità dell’esperienza dei visitatori.
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