Nimis si presenta come una perla nascosta tra le colline del Friuli, un luogo dove la natura incontaminata e la storia si intrecciano armoniosamente. Immersa tra i vigneti che danno vita al rinomato Ramandolo, la località è dominata dal monte Bernadia, con le sue alture che offrono panorami mozzafiato. Il territorio, ricco di sentieri e piste forestali, invita a esplorazioni tra boschi di faggi, olmi e acacie, mentre le sue frazioni, ognuna con il proprio carattere, raccontano storie di un passato che si riflette nel presente.
Il nome Nimis, che deriva dal celtico “Nem”, evoca l’idea di santuario o bosco sacro, e fu anche scelto da Ippolito Nievo, che nel 1855 ambientò qui il suo romanzo Il conte Pecorajo, descrivendo il Friuli rurale prima dell’Unità. La località è ricca di attrazioni, tra cui la borgata di Ramandolo, nota fin dal 1273, e la chiesetta di San Giovanni Battista, che custodisce affreschi di Gian Paolo Thanner e un polittico attribuito a Vincenzo da San Vito.
Il territorio è anche sede di un ricco patrimonio naturalistico e storico. Tra le escursioni imperdibili, le grotte di Villanova, uniche in Europa per la loro composizione geologica, offrono un’esplorazione affascinante tra sale ampie e canyon tortuosi. Inoltre, il castello di Cergneu, risalente al XII secolo e situato in un antico insediamento romano, rappresenta uno dei punti salienti di un itinerario che unisce natura, storia e leggende locali. Non mancano chiese antiche come la Pieve dei Santi Gervasio e Protasio, una delle più antiche del Friuli, e il Santuario della Madonna delle Pianelle, il cui racconto popolare attribuisce la sua fondazione a una visione miracolosa della Madonna.
Il 1° marzo, il Ramandolo sarà protagonista della manifestazione enogastronomica “Il trenino del gusto”, organizzata dalla Pro Loco di Nimis, che guiderà i partecipanti alla scoperta delle cantine locali, degli agriturismi e della distilleria storica che dal 1886 produce grappa dalle vinacce di questo prezioso vino. Ma non solo vino: la zona offre anche paesaggi mozzafiato, come quello che si può ammirare da Chialminis, con una vista che nelle giornate limpide arriva fino alla laguna di Grado e Lignano, fino all’Istria.
