È con profonda tristezza che la prestigiosa istituzione della Scuola Mosaicisti del Friuli ha ricevuto la notizia della scomparsa di Nane Zavagno, un maestro mosaicista poliedrico che ha aperto nuove strade nel mondo del mosaico, portandolo verso l’arte contemporanea.
Un percorso artistico di grande rilievo
Nato nel 1932 a San Giorgio della Richinvelda, Zavagno ha manifestato fin da giovane un forte interesse per l’arte e la modellazione plastica. La sua formazione cominciò alla Scuola Mosaicisti del Friuli, dove ha iniziato come studente per poi diventare insegnante, trasmettendo la sua passione e il suo approccio innovativo alla disciplina. Per Zavagno, il mosaico non era solo un’arte decorativa, ma un modo per esplorare la materia, la luce e la composizione, concetti che ha trasferito anche alla pittura e alla scultura.
Un innovatore nel mosaico
Negli anni ’50, Zavagno è stato uno dei primi a cogliere e applicare le innovazioni introdotte alla Scuola Mosaicisti del Friuli da artisti come Mario Deluigi, abbandonando il mosaico descrittivo e uniforme per abbracciare una tecnica diretta che esaltava le caratteristiche intrinseche dei materiali, soprattutto quelli naturali. Ha iniziato a sperimentare effetti chiaroscurali e rilievi, trasformando il mosaico da una superficie piatta e uniforme a una superficie vivace e dinamica.
La sua ricerca ha portato a una nuova concezione del mosaico, rendendolo sempre più espressione individuale e personale. Zavagno ha difeso l’autonomia del mosaico come forma d’arte a sé stante, permettendo all’artista di esprimere liberamente la propria creatività. Questo approccio ha contribuito a ridefinire il ruolo del mosaicista come artista completo e non solo come esecutore di disegni altrui, facendone una figura centrale nell’ambiente artistico friulano e italiano.
Opere pubbliche e collaborazioni
Zavagno ha realizzato numerose opere pubbliche che decorano edifici di grande valore artistico e culturale nelle province di Udine e Pordenone. Tra le sue opere più significative ci sono i rosoni e i grandi pannelli musivi che decorano palazzi municipali e istituti scolastici, come quelli a San Giorgio della Richinvelda, Mereto di Tomba, Udine (Istituto Tecnico A. Malignani), il Monumento ai Caduti di Pozzo e l’Auditorium di San Vito al Tagliamento. Queste opere testimoniano la capacità di Zavagno di integrare il mosaico con l’architettura circostante, creando opere che interagiscono con lo spazio.
Un’eredità duratura
Nel 2023, la Scuola Mosaicisti del Friuli ha ospitato una sezione della mostra “Nane Zavagno. L’arte, una vita”, curata da Angelo Bertani, che presentava una selezione delle sue opere musive più recenti. In queste opere, Zavagno esplorava motivi geometrici e cromatici, concentrandosi sulla tessera come elemento essenziale del mosaico. Il suo approccio innovativo ha ispirato e continua a ispirare le nuove generazioni di mosaicisti che si formano alla Scuola, dove le sue opere rimangono un punto di riferimento di maestria e originalità.
La perdita di una figura iconica
La Scuola Mosaicisti del Friuli e l’intera comunità artistica friulana piangono la scomparsa di Nane Zavagno, avvenuta l’ 11 gennaio 2025 all’età di 92 anni. La sua figura, con la sua continua ricerca e il suo approccio innovativo, rimarrà viva nel cuore e nelle opere della Scuola, che si impegnerà a tramandare il suo retaggio alle generazioni future di artisti.