Monfalcone: un esempio di efficienza nei controlli stradali
MONFALCONE (GORIZIA) – Monfalcone si conferma modello di efficienza nei controlli sul trasporto su gomma, grazie all’impegno della Polizia Locale, che ha sviluppato competenze specifiche nel settore, al fine di garantire sicurezza stradale e contrastare con decisione la concorrenza sleale.
Dal 2018 al 2025 sono stati verificati 5.266 autocarri, con 5.902 sanzioni elevate, di cui ben il 90% destinate a veicoli stranieri.
Controllo mirato per tutelare la sicurezza e il mercato
L’Amministrazione comunale di Monfalcone ha adottato una strategia lungimirante, incentrata sulla formazione avanzata degli agenti della Polizia Locale e sull’adozione di strumenti tecnologici all’avanguardia. Questa scelta ha portato a un modello di controllo replicabile, come sottolineato dall’on. Anna Maria Cisint, consigliere delegato alla Sicurezza e presidente della Commissione TRAN al Parlamento europeo. La stessa ha evidenziato come l’Italia debba difendere i propri autotrasportatori da una competizione iniqua generata da pratiche scorrette, in particolare da parte di conducenti provenienti dall’Est Europa.
Il valore complessivo delle sanzioni ha superato 1.376.000 euro, fondi poi reinvestiti in miglioramento dell’infrastruttura stradale: nuova asfaltatura, marciapiedi più sicuri, segnaletica aggiornata e moderni sistemi di illuminazione e videosorveglianza per la Polizia Locale.
Un presidio locale con valore regionale
Negli anni, Monfalcone ha formato 15 agenti specializzati, che hanno contribuito a loro volta alla preparazione di oltre 60 colleghi in tutto il Friuli Venezia Giulia. Una rete di competenze che sta alzando il livello di tutela su scala regionale. “È importante che tutti i Comuni si dotino di strumenti analoghi”, ha affermato Cisint, sottolineando come la città rappresenti oggi un punto di riferimento operativo nel settore dei controlli su strada.
I dati parlano chiaro: nel 2019, anno di picco, furono irrogate 1.234 sanzioni. Da allora, grazie alla costanza dei controlli e alla crescente consapevolezza tra gli operatori, le infrazioni sono diminuite nonostante l’aumento del numero dei veicoli sottoposti a verifica.
Violazioni gravi e traffici illeciti
Il comandante Rudi Bagatto ha descritto le criticità operative affrontate ogni giorno dagli agenti: dalle alterazioni dei tachigrafi per eludere i limiti di guida, al trasporto abusivo, passando per l’uso di documentazione falsa. In molti casi, i conducenti non parlano italiano, il che rende più complessa l’attività di controllo, che prevede anche la verifica dei dati di guida degli ultimi 56 giorni.
Alcuni episodi dimostrano la gravità delle situazioni affrontate: sei clandestini nascosti in una cisterna (marzo 2024), quattro migranti occultati in un carico di legna (settembre 2020), un tir in contromano su via Fratelli Rosselli e un autotrasportatore trovato con 500 chili di merce mal conservata.
FAI: “controlli fondamentali per la legalità”
La FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani, rappresentata da Giulio Zilio, ha espresso apprezzamento per l’attività svolta a Monfalcone, ribadendo che il rispetto delle regole è un pilastro imprescindibile per la tutela delle imprese italiane. “Chi opera in Italia – ha detto Zilio – deve rispettare le stesse condizioni: non possiamo accettare che la burocrazia e il costo del lavoro penalizzino le nostre aziende, mentre altrove si lavora senza regole e con mezzi non adeguati.”
Secondo i dati FAI, tra il 2013 e il 2023 si è registrata una diminuzione del 30% delle imprese del settore in Friuli Venezia Giulia. Oggi, a fronte di 1.590 aziende iscritte all’Albo regionale, ne risultano attive solo 1.200, con un forte calo soprattutto in province come Gorizia e Monfalcone, dove restano appena 25 operatori locali.