Da un’idea nasce il modello e dal modello un abito che si riveste di storie, tradizioni, terre natie: leitmotiv dell’undicesima edizione di Mittelmoda District, progetto junior che da undici anni richiama giovani talenti da tutte le scuole del Friuli Venezia Giulia (indirizzo moda e made in Italy), erano le radici, quelle di sangue e di passati vissuti e narrati, interpretate in maniera vincente da due allieve dell’Istituto Ceconi di Udine distintosi per un doppio podio: primo premio per Giada Ferazzutti (4Iam) nella categoria “Stilismo e accessori” e primo premio per Elisa Dragos (5Iam) nella categoria “Modellistica”. La loro lettura personale delle rispettive origini, che ha consentito di scoprire una parte della Romania e una mescolanza fra Friuli e Sicilia, è stata riconosciuta meritevole del podio da parte della giuria di esperti guidati da Matteo Marzotto.
In occasione dell’evento celebratosi nel quartiere fieristico di Udine (con il sostegno della Regione FVG e della Camera di Commercio della Venezia Giulia) durante il quale hanno sfilato le modelle indossando i lavori realizzati da tutti i finalisti, sono andati in scena la creatività, l’anticipazione di mode e stili, l’esegesi di vestiti e accessori che interiorizzano le esperienze personali e familiari. Sul palco con le vincitrici del Ceconi, premiate dal fondatore e general manger dell’evento Maurizio Tripani, la referente del settore moda, la docente Lucia Blonna: “Si tratta di un traguardo che dà lustro all’indirizzo moda e artigianato per il tessile, oltre che a tutto l’istituto, frutto di un intenso lavoro durato un anno, fra ideazione, progettazione e realizzazione, con un’attenzione particolare alla selezione dei materiali e anche al riuso e riciclo per essere ambientalmente sostenibili”.
La parola alle vincitrici – L’abito realizzato da Elisa Dragos, che arriva dalla Romania, è una rivisitazione in chiave moderna di un vestito tipico della sua terra d’origine: anche i tessuti sono frutto di un mixage. “Ho deciso – spiega Dragos – di mescolare quelli tradizionali di quaranta-cinquant’anni fa delle mie bisnonne e nonne con alcuni innovativi come, ad esempio, il neoprene per le maniche ampliandole, specializzandomi sulla questione di upcycling, riutilizzando ricami a meno e tessuti vintage”. Nonostante si emigri e si subiscano inevitabili cambiamenti, “le radici rimarranno le stesse”.
Il progetto di Giada Ferazzutti affonda le sue radici nei due territori connessi nella storia dell’allieva: il Friuli e la Sicilia. “Per me le origini non solo legano il nostro passato, ma ci identificano: mio nonno è siciliano, mentre da parte paterna sono friulana. Ho voluto rappresentare queste terre che si interconnettono insieme e restano unite a creare una nuova identità che si compenetra”.