Dopo la trasmissione di “Fuori dal Coro”, andata in onda su Rete4, che ha sollevato una serie di interrogativi sull’assunzione e le condizioni di lavoro dei medici stranieri nel nostro Paese, la consigliera regionale Simona Liguori esprime preoccupazione e chiede chiarezza. Il programma ha portato alla luce testimonianze inquietanti, tra cui quella di una dottoressa argentina, la quale ha descritto le difficili condizioni economiche e contrattuali a cui sarebbe stata sottoposta. . “E’ inquietante – afferma Liguori – che un medico abbia dovuto ricorrere all’anonimato celando il volto e camuffando la voce, evidentemente spaventato per le possibili conseguenze delle sue dichiarazioni”.
La denuncia della Dottoressa
Il cuore dell’inchiesta risiede nell’intervista alla Dottoressa argentina che, per paura di probabili ritorsioni, ha preferito quindi rimanere anonima. La professionista ha parlato delle sfide che affronta quotidianamente, inclusa la discrepanza tra gli stipendi percepiti dai medici stranieri rispetto a quelli italiani, nonostante il lavoro presso l’azienda sanitaria ASUFC tramite una cooperativa. Particolarmente grave appare la clausola che prevede una pesante penale in caso di abbandono dell’incarico, un vincolo che complica ulteriormente la situazione per questi lavoratori del settore sanitario. “E’ assolutamente necessario – prosegue Liguori – che si faccia chiarezza al più presto sugli aspetti ambigui di questa vicenda e su come questi medici, come si è appreso nel servizio, siano stati messi sotto contratto da una cooperativa con stipendi molto più bassi dei medici italiani, a fronte degli importi erogati dall’azienda sanitaria ASUFC alla società che fornisce i medici del Pronto Soccorso. In un contesto nel quale i cittadini soffrono una sanità più sempre più sacrificata e tempi d’attesa infiniti chiedo al Presidente Fedriga di fare luce sui fatti che stanno accadendo”.
Richiesta di intervento e trasparenza
La consigliera sottolinea dunque l’urgenza di fare chiarezza su questa vicenda, indicando una situazione che sembra indicare una gestione poco trasparente e potenzialmente ingiusta per i medici coinvolti. Liguori punta il dito contro la pratica di stipulare contratti con stipendi significativamente inferiori per i medici stranieri, una discrepanza che non riflette il valore reale del loro lavoro né i fondi erogati dall’ASUFC alle cooperative.
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