La componente fondamentale di una sigaretta elettronica è sicuramente il liquido, che costituisce anche la scelta più curiosa che possa essere realizzata, oltre che il motivo per cui tantissime persone decidono di iniziare a svapare. Quando si parla di sigaretta elettronica, infatti, difficilmente si è attratti soltanto dalla componente della nicotina, dal momento che tante persone vogliono dilettarsi anche con gli effetti del vapore, con gli aromi e tanto altro. Insomma, il liquido è fondamentale e se c’è una cosa da sapere sull’utilizzo della sigaretta elettronica, questa interessa sicuramente le varie combinazioni.
Sul web è possibile procedere con la scelta e l’acquisto di un liquido in tanti modi differenti, grazie alla grande abbondanza di piattaforme che sono presenti online. Tra queste, non si può fare a meno di citare Terpy, in cui abbondano i liquidi e le diverse tipologie di sigaretta elettronica acquistabili; ma come fare a non acquistare casualmente e, soprattutto, come sapere se il liquido che si sta scegliendo è adatto alle proprie esigenze? Di seguito, si indica una guida alla scelta in merito.
Il rapporto tra PG e VG di un liquido
Prima di proseguire con la valutazione qualitativa di un liquido, relativamente al suo aroma o alle combinazioni per creare delle svapate incredibili, bisognerà prendere in esame innanzitutto degli aspetti tecnici, che interessano alcune tipologie di fumatore e che permettono anche di differenziare la tipologia di fumo, a seconda di quel che si vuole ottenere. In tal senso, c’è bisogno di chiamare in causa il rapporto tra Glicole propilenico (PG) e Glicerina vegetale (VG).
Il primo, che si presenta attraverso uno stato di fluido, è quello che determina sia l’aroma, sia il cosiddetto colpo in gola, che per un fumatore è fondamentale per acuire la sensazione provata quando si fa un tiro. La Glicerina vegetale, invece, è molto più densa ed è responsabile di tutti i giochi di vapore che possono essere realizzati quando si svapa: è difficile che si percepiscano delle differenze nel fumare, ma chi ama lo svapo sa quanta differenza c’è tra un vapore molto morbido e uno, invece, più blando. Di solito non si consiglia di puntare troppo verso l’estremo in nessuno dei due casi e, se si vuole ottenere un’esperienza di svapo regolare, il rapporto 50/50 tra queste due sostanze non deluderà. Ovviamente, se si vuole ottenere un effetto più simile rispetto a quello della sigaretta, ma con la componente aromatica, allora si consiglia di spingersi fino ad un 70% di GP mentre, nel caso di un vapore molto più morbido, si dovrà fare l’opposto.
La differenza tra le testine
Non c’è sigaretta elettronica che possa dirsi tale senza un buon funzionamento delle testine, le quali sono fondamentali per assicurare la cosiddetta “resistenza” dello strumento in fase di ispirazione ed espirazione. Nel primo caso, il cotone delle testine assorbe il liquido a seconda della dimensione dei fori, determinando anche un’esperienza di fumo differente: più grandi sono i fori, più grande è il quantitativo di liquido introiettato, maggiore sarà l’intensità del fumo di conseguenza. Quanto alla fuoriuscita del vapore, una sola testina centrale e verticale garantirà l’emissione di vapore che varierà a seconda della sua dimensione specifica.
Aromi, sapori e combinazioni
Si conclude con quello che è probabilmente l’aspetto più giocoso della sigaretta elettronica, ovvero la personalizzazione del liquido scegliendo tra aromi, sapori e combinazioni. In questo caso, non ci sono consigli che siano migliori di altri: si potrà scegliere tranquillamente facendosi guidare dalle proprie inclinazioni, ma sempre tentando di dar retta agli addetti ai lavori che indirizzeranno al meglio la propria scelta, così da renderla perfetta in tutto e per tutto.