LIGNANO. «Nell’ultimo Consiglio comunale, a parte la questione legata alle due interrogazioni presentate dal Consigliere Santin, risultano degni di nota alcuni provvedimenti adottati dalla Maggioranza e che hanno visto il sottoscritto in rappresentanza del gruppo di Civicamente, assieme ad altri consiglieri di opposizione, sconcertato e assolutamente contrario». Sono le premesse di una lunga lettera giunta in redazione dal Consigliere del comune di Lignano Sabbiadoro Luca Fanotto (gruppo Civicamente), che prosegue:
1) il primo riguarda la ratifica di una variazione di bilancio, approvata dalla maggioranza, con la quale viene finanziato uno studio di fattibilità per euro 102 mila, mediante incarico diretto ad uno studio professionale esterno su due temi: gli impianti sportivi e un master plan per impianti sportivi. Ciò, a detta dell’Assessore ai lavori pubblici, perché è necessario realizzare uno studio per proporre alla Regione un progetto di sviluppo della Città e realizzare un impianto coperto per manifestazioni e attività congressuale.
Alla mia domanda su cosa volessero intanto fare con i 4 milioni di euro già attribuiti dalla Regione alla precedente amministrazione per l’ampliamento e la copertura dell’Arena Alpe Adria, che avrebbe assolto alla medesima funzione, è stato risposto che i disegni del progetto lasciati in un cassetto non risultano consoni al tipo di attività.
Ciò impone 6 considerazioni: a) questa amministrazione affida a terzi uno studio sullo sviluppo della città, perché in realtà non ha una sua idea e attende che qualcuno pagato con i sodi dei cittadini gliela formuli, sperando poi che la Regione finanzi il tutto; b) lo studio ha come perimetro non solo gli attuali impianti e l’area del mercato, ma anche tutto il comparto che va dall’ingresso di Lignano alla parte retrostante lo stadio che, come è noto, risulta di proprietà di privati, i cui terreni, se si vorrà fare un nuovo impianto sportivo, dovranno essere espropriati con relativo indennizzo; c) il contributo di 4 milioni per l’Arena è stato dato in virtù di un cronoprogramma, la cui mancata realizzazione determina la sua perdita, in quanto erogato con una linea di finanziamento vincolata; d) invece di lavorare con impegno e serietà su progetti e risorse lasciate in eredità dalla precedente amministrazione, si preferisce mandare tutto alle ortiche e fare scelte diverse, la cui realizzazione sicuramente non coincide con la durata dell’attuale mandato, in quanto la complessità delle procedure richiede tempi ben più lunghi e intanto Lignano aspetta; e) l’approccio dell’Assessore Donà è sempre quello. Nella giunta Delzotto aveva finanziato uno studio per ampliare il palazzo municipale nella parte retrostante, uno per realizzare un parcheggio sotterraneo in parco San Giovanni Bosco e uno per l’utilizzo di fonti energetiche alternative, poi non si è fatto niente, se non aver pagato gli studi; f) se lo sport deve essere rilanciato, come se in questi anni non si fosse fatto niente in questo settore, perché hanno costretto il Volley Talmasson, che gioca in A2, per il campionato 2022-2023 ad andare a disputare le partite, che portavano anche un certo numero di presenze di pubblico dall’esterno, al palazzetto di Latisana, mantenendo a Lignano solo gli allenamenti della squadra?
2) Il secondo riguarda il convenzionamento del Segretario comunale con il Comune di Cormons. Con questo provvedimento il Comune di Lignano ha un Segretario condiviso con Cormons che, stando a quanto dichiarato dal Sindaco, espleterà le sue funzioni a Lignano quando sono aperti gli Uffici e a Cormons quando sono chiusi. A mio avviso nulla di male, anche la precedente amministrazione aveva un Segretario comunale convenzionato con il comune di Ruda. Peccato che componenti come il Consigliere Teghil e altri di questa maggioranza mentre erano in opposizione hanno votato contro a questi provvedimenti, in quanto l’importanza e la complessità di Lignano avrebbe richiesto un Segretario comunale a tempo pieno e non condiviso con altri. Oggi fanno l’esatto contrario. Ma si sa la coerenza non è per tutti…
3) il terzo riguarda la modifica del regolamento di occupazione degli spazi di suolo pubblico. In questo caso la maggioranza opera due scelte: a) da un lato, consolida la norma che permette di occupare nuovamente Piazza Ursella da parte della attività commerciali; b) dall’altro, non inserisce una norma nel regolamento facendo conseguentemente decadere la possibilità prevista nella passata stagione e rivolta ad ampliare gli spazi di occupazione dei pubblici esercizi (Bar e ristoranti).
Ciò merita alcune considerazioni.
La precedente amministrazione, che ha riqualificato Piazza Ursella, i cui lavori peraltro devono ancora terminare (l’arredo urbano deve essere ancora montato e si trova in magazzino comunale da luglio dell’anno scorso…), aveva scelto, anche di concerto con le assemblee dei Condomini Celeste e Rosato che insistono sulla piazza, di inibire l’occupazione del suolo pubblico da parte dei negozi, che nel corso degli anni avevano trasformato quel luogo in un Bazar. L’intervento di riqualificazione voleva dare infatti nuova linfa a quel tessuto urbano, fungendo da stimolo anche ai proprietari delle attività, affinché potessero a loro volta intervenire con un’opera di ristrutturazione dei loro locali, migliorandone complessivamente la qualità e l’estetica. E invece no, siccome alcuni titolari si sono lamentati, adducendo che senza l’occupazione non si lavora, l’amministrazione Giorgi per accontentarli ha nuovamente acconsentito a tale possibilità, facendo passare il sottoscritto come quello che non ha sensibilità nei confronti di chi lavora. Peccato che questo bel discorso per la maggioranza non valga però con riferimento ai bar e ai ristoranti, che dovranno togliere coperti e probabilmente ridurre il personale, in quanto non gli è stata confermata l’estensione dell’occupazione di suolo pubblico dell’anno scorso, diversamente da quanto fatto peraltro in altre città come Udine.
4) il quarto riguarda le due interrogazioni presentate dal Consigliere Santin, inserite all’ordine del giorno dopo più di due mesi dalla loro protocollazione. In sede separata, avevo fatto presente all’attuale amministrazione come il testo contenuto nelle due interrogazioni si presentasse altamente diffamatorio non solo nei confronti del sottoscritto, ma anche di altri soggetti, suggerendo al Sindaco una attenta valutazione circa il loro inserimento all’ordine del giorno del Consiglio comunale. Nonostante ciò, il Sindaco ha deciso di iscriverle, portandole in discussione. In sede consiliare, arrivati al punto, in virtù di una facoltà attribuita dal regolamento delle sedute consiliari, ho eccepito una questione pregiudiziale, ovvero come le due interrogazioni violassero alcune norme del regolamento e, in particolare, quelle previste dall’art. 41, relative al fatto che “non saranno prese in considerazione interrogazioni od interpellanze che fossero redatte in termini sconvenienti o poco riguardosi”, e dall’art. 19, che stabilisce come i Consiglieri non possono prendere parte alla discussione e alle deliberazioni quando vengono trattati oggetti riguardanti interesse proprio…”. In questo ultimo caso il Consigliere Santin nelle interrogazioni fa riferimento al rapporto che una sua società, la Alessandro Santin SRL (di cui il consigliere Santin è socio unico, amministratore unico e legale rappresentante), ha avuto con il Comune. Da qui il Sindaco prima chiede una sospensione per approfondimenti, poi ritiene che le due interrogazioni siano ammissibili sulla base di un parere rilasciato dal Garante delle privacy, che non è stato trasferito ad alcun consigliere con la convocazione del Consiglio, e sulla base del fatto che il Consigliere Santin ha promesso di non trattare alcuni riferimenti scritti nell’interrogazione. Allorché faccio notare che la questione pregiudiziale non ha ad oggetto il parere del Garante o la promessa del Consigliere di non trattare alcuni argomenti, ma il testo delle due interrogazioni come è stato formulato, protocollato, inserito all’ordine del giorno e traferito a tutti i consiglieri comunali prima della seduta, in quanto non siamo al bar sport ma nel Consiglio comunale di Lignano Sabbiadoro.
Il Sindaco allora decide di sospendere il Consiglio e di riunire in sala Giunta i capigruppo e dopo 50 minuti di discussione decide di sospendere definitivamente il Consiglio. Non mi pare benissimo…
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