LIGNANO SABBIADORO – Uno studio per valutare la presenza, nel contesto cittadino di Lignano Sabbiadoro e dei Comuni limitrofi, dei requisiti necessari a un riconoscimento da parte dell’UNESCO, con particolare riferimento al rapporto equilibrato tra uomo e ambiente, attuato attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.
Risale a qualche giorno fa l’incontro tra l’Amministrazione comunale e un esperto internazionale di candidature UNESCO, durante il quale sono stati abbozzati i possibili scenari di candidatura, in relazione al Patrimonio Mondiale e al Programma MaB (“Uomo e Biosfera”), un programma scientifico intergovernativo avviato più di cinquant’anni fa per promuovere, su base scientifica, ecosistemi terrestri, marini/costieri, o una combinazione degli stessi.
Come passo successivo, la Giunta comunale, su proposta del Sindaco Laura Giorgi, dell’Assessore ai Lavori Pubblici e Verde Marco Donà e della Consigliera con delega alla Cultura Donatella Pasquin, ha avviato le procedure per l’affidamento di uno studio di fattibilità che analizzi tutti gli scenari possibili e indichi quelli più consoni all’area del Comune di Lignano e dei Comuni limitrofi, in particolare quelli della Comunità Riviera Friulana. Valutando tempistiche, modalità, costi, risultati e benefici previsti, per procedere, in un secondo momento, all’avvio del percorso di candidatura vero e proprio.
«Non vuole essere un’iniziativa fine a sé stessa – anticipa il Sindaco Giorgi gli aspetti del progetto, già condiviso formalmente con i Sindaci dell’esecutivo della Comunità Riviera – ma mira a coinvolgere tutto il comprensorio, con rilevanza dei diversi Sic presenti, per creare un’interconnessione tra più realtà e territori».
La Città di Lignano Sabbiadoro potrebbe quindi aggiungersi – a seconda delle indicazioni dello studio – ai cinque siti Patrimonio Mondiale già presenti in Friuli Venezia Giulia, l’area archeologica e la Basilica patriarcale di Aquileia, la fortezza veneziana di Palmanova, il sito longobardo di Cividale del Friuli, il sito palafitticolo di Palù di Livenza e l’area dolomitica delle province di Pordenone e Udine; oppure alla Riserva della Biosfera delle Alpi Giulie. «Tutte aree – commenta il sindaco Giorgi – riconosciute e riconoscibili in tutto il mondo grazie alla loro designazione quali siti UNESCO».
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