Nell’ambito della IV edizione della Biennale Internazionale Donna dal tema “Respirare con il Mondo” – al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste – per la prima volta, viene offerto un servizio di ascolto gratuito: L’arte nell’arte dell’ascolto.
Un progetto fortemente voluto dalle organizzatrici di BID23ART, che si pone l’obiettivo di offrire un momento di respiro a coloro che si sentono oppressi in un mondo caratterizzato da diverse fonti di ansia, un rifugio temporaneo in cui le persone possano prendersi del tempo per rilassarsi, respirare e condividere i propri stati d’animo con delle professioniste iscritte all’Albo del Friuli Venezia Giulia: le psicologhe Francesca Borgheggiano e Matilde Tenente, e la psicologa psicotarapeuta Giuseppina Guarino.
È possibile accedere al servizio tramite l’apposito modulo disponibile sul sito di BID al link https://www.bid.trieste.it/it/larte-nellarte-dellascolto. È sufficiente compilare il modulo inserendo i propri dati e prenotarsi per gli orari desiderati.
“L’ansia è una risposta emotiva a situazioni di stress o preoccupazione” – spiega la presidente dell’Associazione Biennale Internazionale Donna, architetto Šeherzada Ahmetović. “Oggi, le persone sono spesso esposte a numerosi stimoli stressanti, come la pressione lavorativa, i problemi finanziari, la pandemia, la guerra, e molto altro. L’eco-ansia, ad esempio, coinvolge sempre più i giovani, ed è una forma di ansia legata alle preoccupazioni per l’ambiente e i cambiamenti climatici causati da fattori come l’inquinamento, il surriscaldamento globale e la perdita di biodiversità. In questo contesto, l’Arte promuove la mindfulness, cioè l’essere pienamente presenti nel momento, consentendo alle persone di distanziarsi dai pensieri ansiosi legati al tempo e concentrarsi sull’atto creativo in sé”. Il progetto mira a un percorso individuale ma anche a un percorso collettivo, con attività di gruppo, fino ad arrivare a una sensibilizzazione più ampia, come afferma la professoressa Alessandra Postir, che coinvolga differenti sfere, le aziende in primis a cercare approcci diversi e offrire ambienti di lavoro più accoglienti.
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