La San Marco, azienda leader nella produzione di macchine per il caffè, fa ufficialmente parte da oggi dell’Istituto Espresso Italiano (IEI). L’azienda di Gradisca d’Isonzo con i suoi 104 anni di storia, ha scelto IEI per supportare ancora con maggiore forza la propria missione, quella di promuovere il valore dell’espresso italiano.
Soddisfazione per questo nuovo passo dell’azienda isontina è stato espresso dal suo direttore generale Roberto Nocera, secondo il quale “L’ingresso de La San Marco nell’Istituto dell’Espresso Italiano è un passo significativo nella tutela dell’espresso italiano. Sono orgoglioso – ha dichiarato Nocera che riveste anche il ruolo di presidente nazionale di Ucimac – nel vedere la nostra azienda impegnarsi così a fondo nel preservare non solo la qualità dell’espresso, ma anche le sue oscillazioni sensoriali nelle diverse comunità emblematiche del caffè. La consapevolezza e la promozione delle diverse tradizioni legate al caffè possono contribuire, non solo a preservare il patrimonio culturale italiano, ma anche a far crescere l’apprezzamento globale per l’espresso italiano.
La San Marco, con la sua partecipazione attiva, può svolgere un ruolo chiave nel diffondere la conoscenza di questa bevanda e nel promuovere l’eccellenza che la contraddistingue nel contesto internazionale. Inoltre, il fatto che l’azienda sia fermamente convinta dell’importanza di questa tutela dimostra un impegno autentico verso la valorizzazione di un prodotto così emblematico per l’Italia. Spero vivamente che questa collaborazione contribuirà concretamente alla diffusione della cultura dell’espresso e a rafforzare la sua reputazione in ogni angolo del mondo».
L’Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, dalla sua fondazione che risale a 25 anni fa, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di più di 700 milioni di euro.
“Quello de La San Marco è un ingresso importante – è il commento del Presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Luigi Morello, secondo il quale, la nuova sinergia “mostra quanto oggi sia fondamentale ricordare a tutti cos’è e da dove viene l’espresso italiano quindi che la miscela non è superata e non è disvalore ma un’arte che nasce dalla creatività dell’imprenditoria italiana per dare continuità di gusto al proprio cliente. Bisogna porre l’accento sul fatto che non tutte le attrezzature sono uguali e non tutte riescono a trasformare in modo corretto e costante i chicchi di caffè nella deliziosa bevanda. E’ altresì importante evidenziare che la formazione professionale e culturale del barista è fondamentale. Non è più sufficiente preparare il caffè, occorre conoscere la miscela, l’attrezzatura e prendersene cura con la corretta pulizia costante e servire il caffè con il racconto al consumatore finale che è sì l’ultimo della catena ma è anche il più importante».