UDINE, 20 gennaio – Oggi è stata una giornata di grande importanza per l’Accademia di Belle Arti “Tiepolo” di Udine, che ha ufficialmente aperto l’Anno Accademico 2024-25 con una cerimonia speciale. All’evento hanno partecipato importanti figure istituzionali come il Vice Governatore con delega alla Cultura, Mario Anzil, e l’Assessore regionale all’Istruzione e formazione, Alessia Rosolen. Oltre a celebrare l’inizio del nuovo anno accademico, la cerimonia ha anche ricordato la giovane Patrizia Cormos, studentessa dell’Accademia tragicamente scomparsa in un incidente il 31 maggio scorso.
Un ricordo indelebile
L’inaugurazione dell’Anno Accademico è stata l’occasione per rendere omaggio alla memoria di Patrizia Cormos, a cui è stata dedicata l’Aula Magna dell’Accademia. Durante il suo discorso, Mario Anzil ha sottolineato il ruolo dell’arte nel mantenere vivo il ricordo delle persone e delle esperienze che arricchiscono la vita culturale e sociale di una comunità. La decisione di intitolare l’Aula Magna a Patrizia Cormos è un segno tangibile di affetto e rispetto per la sua memoria, ma anche un impegno accademico che ispirerà le generazioni future.
Un’accademia che cresce
Alessia Rosolen ha evidenziato il successo crescente dell’Accademia di Belle Arti “Tiepolo”, che rappresenta un punto fondamentale dell’offerta formativa della Regione Friuli Venezia Giulia. Con l’inizio dell’undicesimo anno accademico, l’Accademia si consolida come polo educativo e culturale del territorio. Rosolen ha annunciato l’aumento delle iscrizioni negli ultimi due anni accademici, che ha reso necessario l’ampliamento degli spazi dell’Accademia in viale Ungheria per garantire un adeguato percorso di studio per gli studenti.
L’Accademia come punto di riferimento culturale
Mario Anzil ha sottolineato l’importanza dell’Accademia non solo come centro di formazione artistica, ma anche come fucina di cultura, dove gli studenti imparano a elaborare esperienze personali che contribuiscono alla loro crescita come artisti e cittadini. Questo approccio è in linea con la visione della Regione Friuli Venezia Giulia, che considera la cultura come un mezzo per arricchire la società e favorire l’inclusione.