La recente partecipazione dell’ARLeF (Agenzia Regionale per la Lingua Friulana) all’ultima seduta plenaria dell’Intergruppo europeo “Minoranze tradizionali, comunità nazionali e lingue” del Parlamento Europeo segna un momento storico per la lingua friulana e altre minoranze linguistiche. La presenza di questa lingua, assieme ad altre, ha portato alla luce l’importante lavoro svolto a livello locale per la tutela delle minoranze linguistiche, evidenziando la necessità di un’azione più ampia a livello europeo.
Il ruolo del Friuli come cuore linguistico d’Europa
Il presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino, ha sottolineato la peculiarità del Friuli come terra di secolare coesistenza dei tre rami linguistici del Vecchio Continente: latino, germanico e slavo. Questa diversità fa del Friuli non solo una regione unica ma anche il luogo ideale per ospitare la proposta Agenzia Europea per le Lingue Minoritarie.
La richiesta all’Unione Europea
La richiesta principale avanzata al Parlamento Europeo riguarda l’istituzione di un’agenzia dedicata alle lingue minoritarie, che possa rispondere efficacemente alle esigenze delle popolazioni e che abbia un ruolo di rilievo nelle istituzioni governative. Un’altra richiesta fondamentale è il ripristino dei finanziamenti per le minoranze, soppressi circa 20 anni fa, che rafforzerebbero l’unità e la coesione continentale.
Il sostegno alle minoranze non transfrontaliere
Cisilino ha inoltre evidenziato la necessità di distribuire i fondi in modo da favorire le minoranze non transfrontaliere, spesso più vulnerabili alla pressione delle lingue maggioritarie. Questo approccio garantirebbe una tutela più equa e inclusiva delle diversità linguistiche in Europa.
Accoglienza e prospettive future
L’intervento di Cisilino è stato ben accolto dal presidente dell’Intergruppo, Lorant Vincze, che ha espresso vicinanza alle proposte presentate. Questo momento rappresenta un passo importante verso il riconoscimento e la tutela delle minoranze linguistiche in Europa, e il Friuli, con la sua ricca tradizione linguistica, si candida a essere al centro di questo processo.
In conclusione, la partecipazione dell’ARLeF al Parlamento Europeo evidenzia non solo l’importanza della tutela delle lingue minoritarie ma anche la volontà di creare un’Europa più inclusiva e coesa. La proposta di un’Agenzia Europea per le Lingue Minoritarie, insieme al ripristino dei finanziamenti per le minoranze, rappresenta un’opportunità unica per promuovere la diversità culturale e linguistica nel continente.
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