TRIESTE – È uno dei grandi Maestri della musica, ha firmato partiture di genere: sacro (il Requiem), teatrale (Prometeo, Penelope e musiche di balletto e di scena), sinfonico, da Camera, e numerosissime Mélodies per canto e pianoforte insieme a molti brevi lavori pianistici. Furono suoi allievi, tra gli altri, Louis Aubert, Alfredo Casella e Maurice Ravel.Gabriel Fauré, nel 2024 che segna il centenario dalla scomparsa, sarà ricordato mercoledì 21 febbraio al Teatro Miela di Trieste, attraverso il concerto programmato per il cartellone Cromatismi 3.0 dell’Associazione Chamber Music Trieste, curato dal direttore artistico Fedra Florit. Sipario alle 20.30, e riflettori per l’occasione sul Trio Debussy, l’Ensemble cameristico che per primo ha conquistato il Premio Trio di Trieste,composto da Piergiorgio Rosso violino, Francesca Gosio violoncello e Antonio Valentino pianoforte. Sul palcoscenico del Miela il Trio Debussy, il più longevo italiano e uno dei rari Trii a “tempo pieno” nel panorama internazionale della musica da Camera, sarà integrato da Simone Briatore, già Prima Viola nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, dal 2009 impegnato nello stesso ruolo presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Nella camera acustica predisposta da SuonoVivo, la formazione si esibirà nel Quartetto in do min. per pianoforte e archi op.15 e nel Quartetto in sol min. per pianoforte e archi op.45 di Gabriel Fauré. Biglietti presso TicketPoint Trieste, info acmtrioditrieste.it.
La Stagione 2024 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dal MIC – Ministero della Cultura con laRegione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova e Zoogami.
Il Quartetto in do min. per pianoforte e archi op.15 fu composto da Fauré quando aveva trentun anni e nonostante la dignitosa posizione professionale conquistata – era Maestro di cappella alla Madeleine – si trovava ancora nella fase iniziale di quello che sarebbe stato un lunghissimo travaglio formativo. Si tratta di uno dei grandi risultati del compositore nell’ambito della produzione cameristica, e denota insieme l’adesione alla tradizione tedesca e un profondo rinnovamento. Di seguito il Quartetto in sol min. per pianoforte e archi op.45 si caratterizza per la maggiore maturità compositiva, evidente nell’intensificazione della raffinatezza armonica, nella sottigliezza con cui sono interpretate le strutture formali, nell’altro grado di coesione costruttiva conferito alla scrittura.
Piergiorgio Rosso violino, Francesca Gosiovioloncello, Antonio Valentino pianoforte: il Trio Debussy, formatosi nel 1989 in seno al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, è stato il primo Ensemble vincitore assoluto del Concorso internazionale Premio Trio di Trieste, correva l’anno 1997 ed era la seconda edizione della manifestazione che nel 1996 non aveva assegnato il primo premio. Sarà quindi emozionante ritrovare la formazione nella serata del 21 febbraio. Il più delle volte, vicende umane e professionali portano le formazioni cameristiche a sciogliersi nel giro di poche stagioni. La regola non vale per il Trio Debussy, che con i suoi trentadue anni di attività, si conferma di estrema longevità musicale. I suoi membri, definiti dalla critica come musicisti che hanno nel cuore, nella mente e nelle mani una grandezza interpretativa d’altri tempi, hanno riposto i rispettivi talenti con totale devozione all’attività di insieme, ricercando instancabilmente interazioni volte ad arricchire il già vasto repertorio “colto” per trio. Il repertorio comprende 230 opere da Haydn ai giorni nostri, 30 delle quali sono state scritte appositamente per il Trio ed eseguite in prima assoluta e moltissime opere in formazione allargata. Dopo la vittoria a Trieste nel 1997, il Trio ha iniziato un’ importante carriera concertistica suonando per le più importanti società concertistiche italiane ed estere: Unione Musicale di Torino, Amici della Musica di Firenze, Società del Quartetto di Milano, Mito-Settembre Musica, Amici della Musica di Palermo, Società del Quartetto di Vicenza, Sala d’oro del Musikverein di Vienna (nel-Triplo Concerto di Beethoven), Sala S. Cecilia del nuovo Auditorium di Roma (accompagnato dall’Orchestra di S.Cecilia diretta da J.Tate nel Triplo Concerto per trio e orchestra di G. F.G hedini), Coliseum di Buenos Aires, Associazione Scarlatti di Napoli, Chigiana di Siena, Societad Filarmonica di Valencia, Quirinale di Roma (in diretta radiofonica) e molte altre ancora. La ventennale collaborazione con l’Unione Musicale ha dato vita a numerosi progetti, quali l’ Atelier Giovani, nel corso del quale ha eseguito, affiancato da giovani musicisti, l’integrale da camera di Mozart, Beethoven, Schubert e Brahms. Quindi ha iniziato un progetto di esplorazione della musica da camera francese tra ‘800 e ‘900 riscoprendo opere desuete. Da sempre attento e curioso verso nuovi progetti ha creato nel 2005 il Festival “Tra Futuro & Passato” nel quale il pubblico ha potuto ascoltare nuove opere contemporanee e repertori classici sapientemente accostati. Numerose sono state negli anni le collaborazioni con realtà musicali di estrazione differente, come la collaborazione con Paolo Conteche grazie al lavoro di Massimo Pitzianti ha dato il via a nuove rielaborazioni di molti brani strumentali scritti dal noto cantautore astigiano per il Trio Debussy. Simone Briatore, torinese, ha conseguito i diplomi di violino, viola e composizione nella sua città di origine. Si è perfezionato con Pavel Vernikov, Adrian Chamorro, Vadim Brodski e, successivamente, con Christoph Schiller, Bruno Giuranna, Wolfram Christ e Tabea Zimmermann. In qualità di solista, si è esibito con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Mozart, l’Orchestra Leonore di Pistoia, l’Orchestra Filarmonica di Torino. É stato ospite di numerose istituzioni italiane come solista e camerista (Unione Musicale di Torino, Mito, Teatro della Pergola di Firenze, Gog di Genova, Società del Quartetto di Bergamo, Museo del violino di Cremona, Teatro Bellini di Catania, Società Barattelli di L’Aquila, Accademia Filarmonica di Bologna ecc.) ed ha tenuto concerti in numerose formazioni da camera, accanto a musicisti come Martha Argerich, Borrani, Bronzi, Brunello, Canino, Carbonare, Carmignola, Dindo, Gringolts, Grubert, Lonquich, Lucchesini, Quarta, Alexander Sitkovetsky e Vernikov. Come prima viola, ha suonato con la NDR Elbphilharmonie di Amburgo, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Mozart di Bologna, l’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala, la Filarmonica ‘900 del Teatro Regio di Torino, la World Orchestra for Peace fondata da Georg Solti, l’Orchestra Filarmonica di Gran Canaria, l’Orchestra Leonore di Pistoia, l’Orchestra da camera di Mantova, l’Orchestra Filarmonica di Torino. Dal 1998 al 2009 ha ricoperto il ruolo di Prima Viola nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e dal 2009 è Prima Viola presso l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
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