Città del Vaticano, 7 dicembre 2024 – Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Mazio Anzil omaggia Papa Francesco con il libro su Monte Lussari
Una grande emozione per il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Mazio Anzil, che ha avuto l’onore di incontrare Papa Francesco e omaggiarlo con il volume “Il monte inondato di luce: Lussari” di Helmut Tributsch. Durante l’udienza nell’Aula Paolo VI del Vaticano, Anzil ha voluto regalare al Pontefice una delle meraviglie della nostra regione, il Monte Lussari, simbolo di fede e bellezza, che attira ogni anno numerosi visitatori.
“Omaggiare il Santo Padre con il volume dedicato al Monte Lussari è una fortissima emozione“, ha dichiarato Anzil, sottolineando l’importanza di questo gesto che si accompagna all’entusiasmo per la scopertura imminente del presepe di Grado in Piazza San Pietro, come parte delle celebrazioni natalizie. “Per la seconda volta in pochi anni, un presepe realizzato in Friuli Venezia Giulia è stato scelto per abbellire la piazza più importante della cristianità, un onore che ripaga gli sforzi di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del presepe dell’Isola del Sole”, ha aggiunto Anzil.
Anzil ha ricordato che la scelta di Grado per il presepe di quest’anno è un segno tangibile dell’attenzione del Santo Padre verso il Friuli Venezia Giulia. Il 2024 si concluderà con questo importante riconoscimento, che segue la visita ufficiale di Papa Francesco a Trieste, annunciata a gennaio, in occasione della cinquantesima Settimana Sociale dei Cattolici. “Non possiamo che esserne fieri e ringraziare il Pontefice a nome di tutti i cittadini della nostra regione”, ha concluso il vicegovernatore.
L’evento, che anticipa l’inaugurazione del presepe prevista per il pomeriggio, ha visto la partecipazione di numerose personalità istituzionali, tra cui l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, sviluppo sostenibile ed energia, Fabio Scoccimarro, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, il sindaco di Grado, Giuseppe Corbatto, il vescovo di Gorizia, monsignor Carlo Roberto Redaelli, e una delegazione dei realizzatori del presepe gradese.