Operazione di contrasto al lavoro nero e alla sicurezza sul lavoro nel Goriziano – Un’operazione congiunta dei Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Gorizia e del Nucleo operativo tutela del lavoro di Venezia ha portato alla sospensione di tre aziende nella zona del Goriziano a causa di gravi irregolarità sul fronte del lavoro nero e della sicurezza sul lavoro.
Controlli e tipologie di aziende ispezionate
Le verifiche hanno coinvolto un totale di diciassette attività, tra cui tredici imprese edili, due bar, un ristorante-pizzeria, una struttura ricettiva e un’officina meccanica. L’iniziativa rientra in un più ampio piano di azioni volte a contrastare lo sfruttamento lavorativo e il lavoro sommerso, garantendo al contempo il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza dei dipendenti.
Carenze riscontrate e sospensioni
Durante le ispezioni sono emerse numerose lacune in materia di sicurezza, come l’assenza del documento di valutazione dei rischi, la mancanza di formazione adeguata per i lavoratori, l’omissione del piano di emergenza e evacuazione, e l’assenza di personale incaricato dell’antincendio e del primo soccorso. Sono state anche riscontrate carenze nella manutenzione degli estintori, assenza di controlli sanitari e problemi nella corretta installazione degli impalcati, con aperture pericolose nel vuoto.
Queste irregolarità hanno portato alla sospensione delle attività di un’impresa edile, di una struttura ricettiva e di un ristorante-pizzeria. Nell’officina meccanica, invece, è stato scoperto un lavoratore completamente in nero, situazione che ha aggravato la posizione dell’azienda.
Sanzioni economiche e implicazioni
Complessivamente, sono state comminate sanzioni per un importo superiore a 170mila euro, a fronte delle violazioni riscontrate. L’intervento dei Carabinieri rappresenta un segnale deciso nella battaglia contro il lavoro irregolare e l’inosservanza delle norme sulla sicurezza, con l’obiettivo di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire ambienti di lavoro più sicuri.