Udine, 2024 – Un’imponente abside (ambiente semicircolare) di dimensioni monumentali, larga circa 30 metri, contenente una decina di parti di statue di divinità, imperatori o dignitari, insieme a frammenti di colonne, tra cui una colossale realizzata con marmo africano proveniente dall’odierna Turchia. Queste importanti scoperte sono state effettuate dagli archeologi dell’Università di Udine durante le ultime operazioni di scavo nell’area delle Grandi Terme di Aquileia. Inoltre, è emerso che la costruzione del complesso è iniziata intorno al 300 d.C., almeno dieci anni prima di quanto si pensasse fino ad ora, grazie all’analisi radiocarbonica di un palo di ontano utilizzato dai romani per la bonifica dell’area durante la costruzione dell’edificio.

L’attività archeologica è autorizzata dal Ministero, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, con il supporto finanziario della Fondazione Aquileia.
Il team di archeologi dell’Università di Udine, guidato da Matteo Cadario insieme a Marina Rubinich e Antonio Dell’Acqua, ha condotto le ricerche, con il coinvolgimento di 35 studenti dell’ateneo e della Scuola di specializzazione in beni archeologici. Le nuove scoperte sono di grande valore per lo stato di conservazione delle strutture e per la comprensione della funzione dell’edificio, confermando l’importanza strategica di Aquileia durante l’impero romano.

La Soprintendenza
Le scoperte fatte grazie agli scavi condotti dall’Università di Udine dimostrano l’importanza della collaborazione istituzionale per la tutela e la conoscenza del patrimonio archeologico, come dichiarato dalla Soprintendente Valentina Minosi.
Le immagini
Sono disponibili tre video che mostrano le fasi delle ricerche e le scoperte nell’area delle Grandi Terme:
- Studenti al lavoro nel caldarium e panoramica dell’abside del frigidarium
- L’abside del frigidarium
- Panoramica dell’abside del frigidarium, dell’aula del frigidarium e della campagna di scavo in corso nel caldarium

La grande abside del frigidarium
La scoperta dell’abside monumentale di 30 metri, insieme ai frammenti di statue e colonne, conferma il lusso e la grandiosità dell’edificio. L’abside del frigidarium presenta caratteristiche tipiche delle terme imperiali tetrarchiche, costruite tra il 293 e il 305 d.C. Queste scoperte sono di grande valore per la comprensione della struttura e della funzione dell’edificio.

Le statue e la colonna
Nel corso degli scavi sono stati ritrovati frammenti di statue di diversi periodi, tra cui parti di statue maschili in toga e frammenti di statue di divinità. Gli elementi architettonici dell’edificio, come colonne e basi decorate, testimoniano il lusso e la magnificenza delle terme. La collaborazione con la Fondazione Aquileia è fondamentale per la valorizzazione e la tutela del sito archeologico.

Sono in corso ulteriori indagini nella zona del caldarium e in altri settori dell’edificio per scoprire ulteriori dettagli sulla sua struttura e funzione.

Retrodatato l’inizio della costruzione
Le nuove scoperte hanno permesso di retrodatare l’inizio della costruzione delle Grandi Terme al tempo di Massimiano e Diocleziano, confermando l’importanza storica del sito. Ulteriori analisi e ricerche sono in corso per approfondire la conoscenza dell’edificio e del contesto storico in cui è stato realizzato.

La collaborazione con Fondazione Aquileia
La collaborazione con la Fondazione Aquileia è fondamentale per la valorizzazione e la tutela del sito archeologico delle Grandi Terme. L’impegno congiunto dell’Università di Udine e della Fondazione Aquileia permette di scoprire nuovi dettagli sulla storia e la grandezza delle terme, contribuendo alla creazione di un Parco Archeologico che valorizzi il patrimonio storico e culturale della regione.
Le ricerche archeologiche condotte dall’Università di Udine alle Grandi Terme hanno permesso di ricostruire l’edificio e di comprendere meglio la sua funzione e il contesto storico in cui è stato realizzato. La presenza dell’Ateneo friulano alle Grandi Terme è consolidata da oltre due decenni, con il coinvolgimento di studenti e ricercatori nell’indagine del sito archeologico.
Il contesto storico
Le Grandi Terme di Aquileia, conosciute anche come Thermae felices Constantinianae, erano parte di una città che fu una delle nuove residenze imperiali nell’età tetrarchica. Gli imperatori tetrarchi divisero l’impero tra loro, scegliendo città come Aquileia come sedi imperiali e dotandole di edifici monumentali come le terme, simbolo del prestigio e della grandezza della città.
Le terme imperiali erano organizzate intorno a un asse centrale lungo più di 90 metri, con sale per bagni a temperature diverse. L’edificio era lussuoso e magnifico, dotato di mosaici e decorazioni ricche, testimonianza del prestigio della città di Aquileia durante l’epoca romana.
Le caratteristiche
Le Grandi Terme di Aquileia presentano dimensioni e caratteristiche monumentali, simili alle grandi terme imperiali di Roma e di altre capitali dell’epoca. L’edificio era organizzato intorno a un asse centrale lungo più di 90 metri, con varie sale per bagni e spazi per attività sportive. I mosaici e le decorazioni presenti testimoniano il lusso e la magnificenza delle terme, che erano un punto di riferimento importante nella vita quotidiana e sociale della città.
Le indagini archeologiche in corso permettono di scoprire nuovi dettagli sulla struttura e la funzione delle Grandi Terme, contribuendo alla valorizzazione e alla tutela del sito per le generazioni future.