In una conferenza stampa odierna, l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi ha presentato lo stato di avanzamento dei lavori presso l’ex sanatorio di Gorizia, un intervento cruciale per il potenziamento del sistema socio-sanitario regionale. L’obiettivo è trasformare la struttura storica in un presidio intermedio per il supporto post-acuzie, in linea con il Decreto ministeriale 77 del 2022, che mira a potenziare le strutture riabilitative e l’integrazione dei servizi socio-sanitari, alleggerendo la pressione sugli ospedali.
Un intervento di recupero e innovazione per la salute
Riccardi ha sottolineato l’importanza dell’intervento, che prevede un finanziamento totale di 46 milioni di euro, di cui 42 milioni provenienti da risorse regionali e 4 milioni da fondi del Pnrr. “Non si tratterà di un ospedale convenzionale, bensì di un presidio intermedio progettato per alleggerire la pressione ospedaliera”, ha chiarito Riccardi, facendo riferimento alla varietà di servizi offerti dalla struttura.
L’ex sanatorio accoglierà un ospedale di comunità con 20 posti letto dedicati al ricovero breve, e una casa di comunità con ambulatori specializzati. Un team multidisciplinare composto da medici di medicina generale, pediatri, medici specialistici, infermieri e altri professionisti opererà nella struttura, al fine di soddisfare le esigenze di salute della popolazione.
Nuovi servizi per un sistema sanitario integrato
La struttura offrirà anche una Unità di cura residenziale ad alta intensità assistenziale con 15 posti letto, un hospice per l’assistenza ai malati terminali con 10 posti letto, servizi di telemedicina e una Centrale Operativa Territoriale (Cot). La Cot, già operativa presso l’ex Pneumologico, svolge un ruolo fondamentale nel coordinamento e nell’integrazione degli servizi di assistenza sul territorio.
Riccardi ha evidenziato che la Centrale Operativa Territoriale è essenziale per garantire una gestione efficiente e tempestiva delle necessità sanitarie, migliorando il coordinamento tra i vari livelli di assistenza.
La sfida dell’appropriata cura
L’assessore ha inoltre affrontato il tema dell’appropriatezza delle cure, una delle principali sfide del sistema sanitario regionale. “Il nostro modello organizzativo deve essere rivisto”, ha affermato Riccardi, “per rispondere in modo adeguato ai bisogni di salute della popolazione, evitando che le condizioni croniche siano trattate in ospedale.” Ha concluso sottolineando l’importanza di una comunicazione chiara ed efficace per accompagnare i cittadini in questo processo di cambiamento del sistema sanitario.