Bottenicco di Moimacco (UD), 3 ottobre 2023 – Una visita alle stanze più segrete di una dimora seicentesca, per osservare da vicino antichi documenti, stampe, diari, libri, fotografie, preziosi incunaboli e manufatti solitamente non accessibili al pubblico, che raccontano 700 anni di storia. È quanto sarà possibile fare domenica 8 ottobre 2022 a Villa de Claricini Dornpacher di Bottenicco di Moimacco, alle porte di Cividale, grazie a “Carte in Dimora” iniziativa promossa in collaborazione con ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane) che affianca “Domeniche di carta”, promossa dal Ministero della Cultura con l’obiettivo di valorizzare l’immenso e prezioso patrimonio archivistico e librario custodito nelle biblioteche e negli archivi d’Italia.
Visitare Villa de Claricini Dornpacher significa immergersi nel ricco patrimonio culturale friulano. Edificata intorno alla metà del secolo XVII dalla famiglia de Claricini Dornpacher, trasferitasi da Bologna in Friuli sul finire del 1200. All’interno della villa si conservano pregevoli collezioni d’arte: affreschi, dipinti, mobili, arredi, abiti e manufatti tessili, tappeti, stampe, strumenti musicali, oggetti d’arte applicata e suppellettile domestica. Ma è in particolare nella biblioteca, collocata all’ultimo piano della dimora, che brillano i più preziosi tesori, non accessibili ai visitatori se non in occasioni eccezionali come appunto quella di domenica 8 ottobre. Nella Villa si conservano infatti oltre 630 tra buste e registri in cui sono ordinati documenti databili dal 1300 al 1900: pergamene con sigilli, alberi genealogici, mappe, catastici, contratti, scritture contabili, diari, carteggi, ricettari, cartoline illustrate e fotografie che documentano la storia locale e nazionale e gli interessi culturali del nobile casato.
Tra i documenti più preziosi ci sono i diplomi-pergamene, dal Trecento al Cinquecento, rilasciati da imperatori tedeschi come Carlo IV di Boemia e il figlio Sigismondo di Lussemburgo e i Diari manoscritti da Nicolò de Claricini Dornpacher, ultimo esponente maschile del casato. Sono 135 taccuini in cui il conte annotò ogni giorno i fatti accaduti dal 1915 al 1946, un arco temporale che va dallo scoppio della Grande guerra alla fine della Seconda e che comprende, tra l’altro, la narrazione della rotta di Caporetto e dei fatti di Porzus.
Dal 2019 l’archivio è oggetto di studi e ricerche, con relative pubblicazioni a stampa. Nel 2021 sono iniziati il restauro e la digitalizzazione della parte più significativa del patrimonio documentale per la sua valorizzazione e promozione. Durante le visite straordinarie di domenica 8 ottobre saranno illustrati alcuni documenti che, restaurati e digitalizzati, vengono restituiti alla conoscenza-fruizione della collettività e consegnati alle generazioni future.
Partenza visite guidate: ore 9.30 e 11.30. Le visite guidate sono prenotabili sul sito visit.declaricini.it o telefonicamente allo 0432 733234.