Si conclude la rassegna di arte contemporanea 2022 – PASOLINI CHI? IL CORPO COME STRUMENTO DI LOTTA NELL’EPOCA DELLA CANCEL CULTURE con due appuntamenti che rappresentano il contributo a ‘Go!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025’: il teatro di narrazione con Giorgio Monte e l’approfondimento storico tramite la stampa del libro Gorizia – Storia di una città di Lucio Fabi edito da QuduLibri.
Si inizia giovedì 1 giugno alle ore 19 al novecentesco Borgo Fornasir di Cervignano del Friuli con il progetto “Dora e Pier Paolo. Gioventù a Casarsa: per immagini, per parole, per suoni” curato da Giorgio Monte, che sarà accompagnatodal fisarmonicista Gianni Fassetta, a cui farà seguito un brindisi offerto dall’Agriturismo Borgo Fornasir. La Chiesetta di San Leonardo nel Comune di Campolongo-Tapogliano, fulcro di una vita agreste fin dal XIV secolo con l’adiacente antico edificio in pietra del 1580, accoglierà giovedì 8 giugno alle ore 19 la seconda lettura che sarà accompagnata dal violino di Francesca Koka; la terza e ultima parte dello spettacolo è prevista per giovedì 15 giugno sempre alle ore 19 nello straordinario complesso medievale della Centa di Joannische accoglierà Monte accompagnato da Elisa Fassetta al violoncello. Per conoscere la storia, il fascino e il mistero di questo luogo, nella serata il pubblico potrà visitare la Centa con una guida d’eccezione (ingresso a offerta libera).
Il commento delle curatrici dell’intera rassegna Eva Comuzzi e Orietta Masin: “In questo anno abbiamo visto intrecciarsi sempre più arte e vita, in un intrico fitto e inscindibile di cui gli artisti ne sono l’emblema. Una trama indissolubile in cui l’attore, scrittore e regista Giorgio Monte si muove in questo spettacolo di teatro di narrazione dove ricorda e omaggia una straordinaria liaison, quella di Dora Bassi e Pier Paolo Pasolini, nata da una profonda empatia che l’artista goriziana scoprì di avere con l’amico poeta e che si manifestò nel ciclo di tele ispirate alle Poesie a Casarsa. Dipinti dalla grande carica evocativa le cui immagini faranno da sfondo alla lettura del componimento poetico pasoliniano suddivisa in tre parti. Una performance diversa ogni sera (a ingresso gratuito) in tre luoghi della bassa friulana, in un percorso tra campi, rogge, chiesette campestri e piccoli borghi rurali che sono stati attraversati senz’altro più volte in bicicletta da Pasolini con l’amico Giuseppe Zigaina. Qui lo spettatore si troverà immerso in atmosfere sospese dove tutto scorre ancora lentamente.”
Per le immagini delle opere di Dora Bassi si ringrazia per la collaborazione il Comune di Gorizia e la dott.ssa Emanuela Uccello del Servizio della Cultura, degli Eventi e del Turismo. Si ringrazia inoltre per la collaborazione il Comune di Campolongo – Tapogliano, il Comune di Aiello del Friuli per il patrocinio, la famiglia Fornasir e la famiglia Pizzi per la gentile concessione degli spazi.
Il secondo appuntamento sarà la presentazione in anteprima del libro Gorizia – Storia di una cittàdello storico Lucio Fabi, edito da QuduLibri, che si terrà il 9 giugno alle ore 18 a Gorizia presso la sede dell’associazione Prologo.
La rassegna di arte contemporanea 2022 – PASOLINI CHI? IL CORPO COME STRUMENTO DI LOTTA NELL’EPOCA DELLA CANCEL CULTURE, curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin, è un progetto che si muove tra arte e attualità, tra filosofia e poesia, tra letteratura e cinema. Inaugurata nel maggio del 2022, la diciassettesima edizione promossa dal Circolo ARCI Cervignano APS, è stata realizzata con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Cervignano del Friuli, Comune di Rivignano – Teor e Cassa Rurale FVG, con il patrocinio di PromoTurismo FVG e la collaborazione di numerosi enti pubblici e privati.
Giorgio Monte si occupa di teatro dal 1982 (attore, autore, regista). Relativamente a Pasolini, ha partecipato a diverse produzioni regionali e non. Significativa la messa in scena dei Turcs tal Friul, per la regia di Elio De Capitani del teatro dell’Elfo: nelle fasi di studio del testo, furono organizzati incontri con Ovidio Colussi, uno degli allievi dell’Academiuta di Pasolini; incontri finalizzati anche allo studio e alla corretta pronuncia della variante friulana casarsese. Ha scritto numerosi testi teatrali in friulano, tra i quali Bârbe Leo, La stazion di Vierte (conte fantascientifiche) e Atile, il ‘nemâl sfrondrât (dut chel che un furlan ‘l à di savê di Atile, di la A fin ta la E), che ha vinto il Premio Candoni, opere drammaturgiche in friulano, edizione 2021 (lo spettacolo è stato promosso e prodotto all’interno della Rassegna di arte contemporanea 2021 – TAKE CARE OF YOURSELF a cura di Eva Comuzzi e Orietta Masin).
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