Una nuova era per la gestione sostenibile del verde
RONCHIS (UDINE) – Il Friuli Venezia Giulia si prepara ad una rivoluzione nel settore del verde con l’apertura dell’impianto per il recupero delle biomasse agro-forestali dell’azienda Gallici a Ronchis.
Si tratta di un progetto all’avanguardia che si propone come un esempio di economia circolare, trasformando materiali solitamente considerati rifiuti in una risorsa energetica certificata e preziosa.
Un impianto all’avanguardia a servizio del territorio
Questo impianto innovativo, il primo del genere nella regione, è autorizzato a recuperare il materiale vegetale proveniente dalla manutenzione del verde pubblico e privato. Questi scarti, precedentemente destinati allo smaltimento con costi e normative onerose, saranno ora trasformati in biocombustibile certificato in linea con le direttive europee.
Questo cambiamento è fondamentale per i comuni, che potranno ora conferire il verde raccolto a una struttura efficiente dal punto di vista tecnico ed economico. Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, insieme alla consigliera Manuela Celotti, ha elogiato questa iniziativa come “una soluzione ideale per semplificare lo smaltimento del verde e migliorare la gestione del territorio”.
Una risposta tangibile per la transizione ecologica
Bordin ha sottolineato l’importanza di decisioni rapide e chiare in un contesto globale che richiede risposte efficaci. Questo progetto dimostra che è possibile conciliare ambiente ed economia con una visione pratica. Ha inoltre riconosciuto il ruolo trainante del settore imprenditoriale nel promuovere azioni più incisive.
Questo nuovo impianto colma una lacuna sentita da anni non solo dai comuni, ma anche dai cittadini privati, spesso alle prese con procedure costose e complesse per lo smaltimento del verde urbano.
Da rifiuto a risorsa: l’energia verde firmata Gallici
Fabio Gallici, insieme al fratello e seguendo l’esperienza familiare iniziata dal padre Luciano nel 1977, ha evidenziato come questo impianto rappresenti una svolta significativa. “Trattiamo un materiale inoffensivo, ma considerato rifiuto a causa delle normative. Oggi lo trasformiamo in energia rinnovabile da commercializzare, offrendo una soluzione sostenibile e concreta”.
Ha ringraziato le istituzioni per il supporto, sottolineando l’importanza del sostegno politico nel superare le complesse normative vigenti.
Alla cerimonia di apertura hanno partecipato anche il sindaco di Ronchis, Manfredi Michelutto, e il sindaco di Rivignano Teor, Fabrizio Mattiussi, dimostrando l’interesse e il supporto locale per questa iniziativa.
Un esempio replicabile per l’intera regione
Questo impianto a Ronchis non è solo un’innovazione, ma un modello da seguire. Le potenzialità sono evidenti: creare una filiera corta per il recupero energetico, ridurre i costi per i comuni e generare nuovi posti di lavoro nel settore verde.