Il digitologo Gabriele Gobbo al Rotary Club Como Baradello
Gabriele Gobbo, esperto di digitologia e divulgatore friulano, è stato il protagonista dell’incontro Cyber Impact: l’evoluzione dal web all’AI presso il Palace Hotel sul lago, organizzato dal Rotary Club Como Baradello. Davanti a un pubblico di imprenditori, dirigenti e fondatori di importanti aziende italiane e internazionali, Gobbo ha affrontato temi cruciali come l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza e la consapevolezza digitale.
Un monito contro gli algoritmi
Con l’affermazione “Prima andavamo su internet. Ora siamo noi, internet”, Gobbo ha aperto il suo intervento, dipingendo un quadro di una società iperconnessa in cui le persone si muovono online con una sicurezza apparente ma scarsa consapevolezza. Ha sottolineato che l’intelligenza artificiale oggi agisce come un professionista in diverse attività, ma senza una reale comprensione del motivo. Ha enfatizzato l’importanza di mantenere l’umanità al comando e ha sottolineato che la resistenza a queste dinamiche non è una moda, ma una necessità.
Durante la sessione di domande e risposte, Gobbo ha discusso dell’impatto delle grandi piattaforme, definendo la Silicon Valley come “spietata” per i suoi algoritmi che influenzano ciò che vediamo, leggiamo e acquistiamo. Ha sottolineato l’importanza di riconoscere queste dinamiche per chiunque lavori, comunichi, vendi o viva connesso.
L’AI come alleata
Oltre alle criticità, Gobbo ha evidenziato le enormi opportunità offerte dal digitale, in particolare grazie all’intelligenza artificiale generativa. Ha parlato degli strumenti in grado di automatizzare processi, potenziare la creatività e supportare le decisioni, rendendoli accessibili anche alle piccole e medie imprese. Ha sottolineato che non è necessario partire con progetti mastodontici, ma è sufficiente iniziare in modo semplice, valutare i risultati e ampliare ciò che funziona. Questo approccio mira a utilizzare la tecnologia come leva per la crescita, l’efficienza e l’innovazione sostenibile.

Nuove minacce e nuovi linguaggi
Durante il suo intervento, Gobbo ha introdotto il concetto di “social zombing”, descrivendo forme di attacco digitale che agiscono in modo subdolo. Ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza digitale per evitare trappole invisibili ma pericolose.
Gobbo ha tracciato il percorso del digitale nel corso degli anni, evidenziando le tappe fondamentali come internet come biblioteca, i social come piazza globale, l’avvento degli smartphone e l’intelligenza artificiale generativa. Ha sottolineato l’importanza della cybersicurezza quotidiana e ha enfatizzato che il cervello rimane lo strumento più potente a disposizione di chi utilizza la tecnologia.
Il Friuli all’avanguardia nel digitale
Alla fine dell’incontro, Gobbo ha donato alcune copie del suo libro Digitalogia – Non è un’epoca facile, ma è l’unica che abbiamo, un testo che unisce tecnica, cultura e spirito critico. La sua presenza ha portato il Rotary a riflettere non solo sulla tecnologia, ma anche su una visione etica, pratica e concreta del mondo digitale.
Un ringraziamento speciale al tesoriere Tiziano Zappa per aver reso possibile l’evento, al presidente Daniele Roncoroni per l’accoglienza, al presidente eletto Massimiliano Mondelli per il confronto e a tutto il club per l’interesse dimostrato.