UDINE – Nella serata di mercoledì 31 luglio, la Polizia di Stato di Udine ha deferito all’Autorità Giudiziaria un noto pregiudicato bengalese di 23 anni, arrestato in flagranza di reato per evasione e resistenza a pubblico ufficiale. L’operazione è avvenuta nell’ambito dei controlli di sicurezza giornalieri mirati alla prevenzione e repressione dei crimini.
Intervento degli agenti e tentativo di fuga
Durante un pattugliamento in viale Volontari della Libertà, il personale della Squadra Volante ha intercettato il sospetto, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali. L’individuo era destinatario di una misura cautelare di arresti domiciliari, imposta a seguito di un precedente arresto per un furto in abitazione commesso in via Mistruzzi.
Alla vista degli agenti, l’uomo ha tentato di fuggire. Successivamente, cercando di evitare la cattura, ha cercato di divincolarsi dalla presa degli operanti, che hanno dovuto ricorrere a tecniche di messa in sicurezza per bloccarlo e farlo salire sull’auto di servizio. Interrogato riguardo la sua assenza dal domicilio, non ha fornito giustificazioni valide, motivo per cui è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di arresto per evasione e resistenza a pubblico ufficiale.
Misure cautelari e decisioni del G.I.P.
Condotto presso gli uffici della Questura e sottoposto ai necessari rilievi foto-dattiloscopici, il cittadino bengalese è stato ricondotto al suo domicilio in attesa del giudizio di convalida. Tuttavia, nella mattinata odierna, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.), dopo aver verificato la correttezza dell’arresto effettuato in flagranza di reato e considerata la particolare pericolosità sociale del soggetto – che aveva già evaso gli arresti domiciliari solo due settimane fa –, ha disposto la misura più afflittiva della custodia cautelare in carcere.