Nel corso del fine settimana gli Agenti della Questura di Udine hanno proceduto all’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo (GO) di un cittadino tunisino del 1992 residente a Udine. L’accompagnamento è stato effettuato in quanto a carico dello stesso straniero, è giunta la sentenza di condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per i reati di violenza sessuale e sequestro di persona in danno di minorenne nonchè resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali (fatti accaduti a Codroipo nel 2018) e, con la sentenza, il Magistrato di Sorveglianza ha disposto, come misura di sicurezza, accertatane la pericolosità sociale, l’espulsione dal territorio nazionale.
Nello specifico, nel 2018, lo straniero dopo aver convinto una ragazzina di 15 anni, incontrata alla stazione ferroviaria di Codroipo (UD), a recarsi presso l’abitazione di un conoscente, in quel momento assente, la constrigeva a rimanervi, chiudendo la porta a chiave, e a subire atti sessuali contro la sua volontà.
I militari dell’Arma dei Carabinieri intervenuti in loco, su segnalazione della madre della minore (allertata dalla stessa figlia tramite messaggi telefonici), udivano, prima di entrare nell’abitazione in parola, il pianto della vittima e, successivamente, una volta entrati, coglievano lo straniero in flagranza di reato, mentre compiva atti sessuali in danno alla minorenne. Il cittadino tunisino, si opponeva di seguito al suo arresto, colpendo con una bottiglia uno dei due Carabinieri.
L’estrema gravità dei fatti commessi ha contribuito a fondare il giudizio di pericolosità sociale per il tunisino che ha fondato il provvedimento espulsivo eseguito dai Poliziotti udinesi.
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