La rivoluzione di Trieste verso una mobilità più umana
La Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia, con una mossa inaspettata, ha iniziato a delineare il futuro delle aree urbane della regione, orientandosi verso il concetto di “Città 30”. Questa decisione rappresenta una sfida diretta al disegno di legge sul nuovo codice della strada proposto dal ministro Salvini, mostrando una forte determinazione nell’adottare politiche che pongono al centro la sostenibilità, la vivibilità e, soprattutto, la sicurezza stradale.
Un cambio di paradigma
L’assessora Amirante, in aperta contrapposizione con il ddl Salvini, ha espresso un sostegno chiaro e determinato alla trasformazione delle città in spazi più sicuri e vivibili, riducendo i limiti di velocità a 30 km/h. Questo non si traduce semplicemente in un abbassamento dei limiti di velocità, ma in una riconsiderazione globale della mobilità urbana, mirando a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a ridurre significativamente gli incidenti stradali.
La mozione di Giulia Massolino
Giulia Massolino, del Gruppo Consiliare Patto per l’Autonomia – Civica FVG, è stata tra i primi a promuovere attivamente questa visione con una mozione presentata lo scorso settembre, in attesa di discussione. La sua iniziativa ha trovato eco nella Giunta, che ha deciso di includere azioni concrete nel bilancio regionale per il 2024, segnando un passo avanti significativo verso l’adozione del modello “Città 30”.
Dati allarmanti e la necessità di un cambiamento
I dati Istat del 2022 parlano chiaro: in Friuli-Venezia Giulia si sono verificati 3.265 incidenti stradali, causando la morte di 74 persone e il ferimento di altre 4.105. Questi numeri evidenziano un costo umano e sociale elevatissimo, stimato in oltre 360 milioni di euro. La maggior parte degli incidenti (70,9%) si è verificata in ambito urbano, sottolineando l’urgente necessità di rivedere le politiche di mobilità per garantire una maggiore sicurezza.
Conclusioni
La posizione coraggiosa dell’assessora Amirante e l’impegno di figure politiche come Giulia Massolino rappresentano una luce di speranza per il futuro della mobilità urbana in Friuli-Venezia Giulia. La strategia “Città 30” non è solo una risposta alle sfide immediate legate alla sicurezza stradale, ma anche un investimento a lungo termine per la creazione di città più sostenibili, sicure e a misura di persona. Un esempio di come, attraverso scelte politiche consapevoli, sia possibile riorientare le priorità verso il benessere dei cittadini e la tutela dell’ambiente.:
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