Dal 1 gennaio 2024, la Guardia di Finanza di Pordenone ha scoperto 15 lavoratori completamente “in nero” (7 dei quali di nazionalità italiana), sanzionando 10 datori di lavoro e proponendo al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro la sospensione di 4 diverse attività, in ragione dell’accertato impiego di personale “in nero” in misura superiore al 10% del totale delle maestranze regolarmente assunte.
Gli interventi sono stati svolti, su tutto il territorio del Friuli Occidentale, dai Reparti dipendenti dal Comando Provinciale, ed hanno riguardato attività di ristorazione, servizi all’agricoltura, commercio ed edilizia.
Il primo risultato è stato ottenuto nelle primissime ore del 2024, con la scoperta di 1 lavoratore in nero addetto al servizio ai tavoli in un ristorante che aveva organizzato un cenone per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Altri 2 lavoratori sono stati trovati nei controlli condotti in occasione della recente Fiera EXTRACON mentre 6 sono, invece, stati individuati nel corso delle verifiche operate, su strada, a carico dei tanti mezzi commerciali in transito nella provincia.
Il penultimo intervento, eseguito il 18 gennaio, è stato eseguito assieme al personale dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale ed ha portato all’identificazione, in un cantiere edile di San Vito al Tagliamento, di 1 muratore straniero completamente in nero.
L’ultimo risultato è stato ottenuto, il 22 gennaio, nelle campagne del Sanvitese, da una pattuglia della locale Tenenza in servizio di pubblica utilità “117”, che, tra i filari delle vigne, ha raggiunto e identificato 5 braccianti stranieri che, alla vista delle uniformi, avevano maldestramente tentato di darsi alla fuga.
I 3 pakistani e i 2 albanesi, in regola con il permesso di soggiorno, erano stati “arruolati” da una ditta di “servizi all’agricoltura conto terzi” senza alcuna comunicazione al competente Centro per l’impiego. Per il titolare è stata proposta la sospensione dell’attività.
Nel corso del 2023 sono stati 156 gli interventi condotti dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale a tutela del mercato del lavoro, conclusisi con la scoperta di 229 lavoratori in nero, 23 lavoratori irregolari e con la verbalizzazione di 140 imprese, di cui 59 sospese.