Un cittadino turco arrestato per attività terroristica a Monfalcone
Un cittadino turco di 27 anni è stato arrestato la vigilia di Natale a Monfalcone, nell’ambito di un’inchiesta condotta dal Dipartimento antiterrorismo della Procura di Bologna. L’indagine ha portato a un blitz dei carabinieri del Ros nelle province di Gorizia, Milano, Bologna e Perugia, culminato con quattro arresti. Il 27enne, gestore di due fast food nella cittadina friulana, sarebbe coinvolto in attività di proselitismo a favore di Al Qaeda e dell’Isis, rivolgendosi sia ai suoi dipendenti che a minori e tramite internet. La sua attività si estendeva anche alla creazione di una moschea a Monfalcone.
Un gruppo radicalizzato
Secondo le indagini, cinque giovani, tutti sotto i trent’anni, avevano creato un’associazione terroristica per sostenere le reti jihadiste di Al Qaeda e dell’Isis, denominata “Da’wa Italia”. Tra gli arrestati figura una 22enne di origine pachistana, insieme a suo fratello, una 18enne algerina e il 27enne arrestato a Monfalcone. Un quinto membro della cellula, un marocchino di Milano, risulta ancora ricercato.
Il 27enne, noto alle forze dell’ordine per un presunto percorso di radicalizzazione, sarebbe anche coinvolto in un tentativo di aprire una moschea a Monfalcone. In passato, in Turchia, era stato condannato per finanziamento terroristico.
Dettagli sull’attività di proselitismo
Durante le indagini, è emerso che il 27enne, conosciuto come “Bro turco” tra i membri della cellula, diffondeva idee jihadiste attraverso i suoi fast food, dove intonava canti estremisti davanti ai dipendenti e persino a minori. L’attività di reclutamento si è estesa anche sui social media, contribuendo a diffondere messaggi anti-occidentali.