La prestigiosa Basilica Patriarcale di Aquileia è stata proposta come potenziale sede per i prossimi colloqui di pace tra Russia e Ucraina. La proposta è stata avanzata da Paolo Petiziol, presidente dell’Associazione Mitteleuropa, durante il 21° Forum Internazionale dell’Euroregione Aquileiese.
Proposta e motivazioni
Petiziol ha evidenziato la neutralità della Basilica, un luogo che, per la sua storia di incontro tra popoli e religioni, rappresenta un ambiente ideale per discutere di cessate il fuoco e pace. La proposta sarà formalmente presentata alle cancellerie di Kiev e Mosca, sfruttando l’esperienza diplomatica pluriennale dell’associazione e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
Contesto e riflessioni dal Forum
Il Forum ha offerto un’analisi approfondita della crisi europea e dei conflitti in corso. Tra gli interventi, il reporter di guerra Fausto Biloslavo ha suggerito che un congelamento delle linee di combattimento potrebbe evitare un ulteriore escalation bellica. L’analista Gianandrea Gaiani ha definito insostenibile il riarmo in termini economici e industriali per l’Europa, mentre l’ex segretario generale dell’OSCE, Lamberto Zannier, ha sottolineato l’importanza di una strategia politica condivisa per una difesa efficace.
Lo storico Georg Meyr ha ricordato che l’Europa esiste principalmente come entità geografica, mentre lo psichiatra Adriano Segatori ha individuato identità, cultura e politica come elementi cruciali da ricostruire. Al Forum hanno partecipato anche diversi diplomatici, rappresentanti istituzionali e accademici, come il rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton e il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti.
Simbolismo e prospettive future
Se accettata, la candidatura di Aquileia trasformerebbe la città in un punto di incontro tra popoli, con il suo pavimento musivo simbolo di tregua e riconciliazione nel cuore di un antico crocevia culturale.