Si è concluso con successo, a Firenze, il “Young Farmers Symposium”. All’evento, organizzato dai giovani di Confagricoltura che hanno riunito gli under 35 europei del Ceja per discutere le sfide e le opportunità del settore agricolo, ha partecipato anche una delegazione proveniente dal Friuli VG. Durante i lavori è emersa fortemente la determinazione e l’impegno di tutti i partecipanti a collaborare, in Ue, per dare un futuro sostenibile e innovativo all’agricoltura europea.
«Se i giovani agricoltori con meno di 35 anni raggiungono poco più del 6% a fronte di quelli con più di 65 che superano il 33%, è giunto il momento di rivoluzionare la Pac, mettendo al centro degli obiettivi il ricambio generazionale, ma non solo: occorre una riflessione sull’intera politica agricola, valutandone strumenti, efficacia e attenzione all’innovazione. Sono necessari ingresso, permanenza e partecipazione attiva delle nuove generazioni nel settore. Per affrontare e risolvere questa situazione – ha affermato Fabio D’Attimis Maniago-Marchiò anche a nome dei corregionali Alberto Vendrame, Maurizio Polesello e Simone Bucovaz, presenti a Firenze -, dobbiamo impegnarci per facilitare l’accesso al credito, favorire l’innovazione, compresa quella genetica, coniugando produttività e sostenibilità. In questo Simposio sono stati coinvolti numerosi esperti di alto livello e vi abbiamo partecipato con estremo interesse – ha concluso D’Attimis Maniago-Marchiò – perché siamo convinti della necessità di dare un futuro sostenibile al nostro settore».
Durante l’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire l’impatto positivo delle Tea sull’agricoltura moderna e sostenibile. I relatori hanno offerto una panoramica tecnico-scientifica approfondita, condividendo esperienze e casi di studio in cui le NGT (Nuove Tecnologie Genomiche) sono diventate realtà. Le giornate fiorentine si sono rivelate così un’occasione unica per fare rete, costruire alleanze strategiche e rafforzare la voce dei giovani agricoltori a livello europeo.
Il Simposio ha pure offerto ai partecipanti l’occasione di visitare la cinquecentesca tenuta del Castello di Pomino, accolti da Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Unione Italiana Vini e componente della Giunta confederale nazionale. La visita ha permesso di approfondire la filosofia vincente di una famiglia con tradizione vinicola da settecento anni. L’evento si è concluso alla Fattoria Petroio, di Diana Lenzi, già presidente Ceja, che ha contribuito a fornire uno sguardo d’insieme sulle politiche europee per i giovani agricoltori.