LIGNANO SABBIADORO — Nella notte del 26 luglio si è registrato un grave episodio a Lignano Sabbiadoro. Un cittadino di origine albanese, residente in Italia da molti anni, è stato arrestato con l’accusa di violenza sulla sua ex moglie. L’uomo, nato nel 1983, ha infranto un provvedimento del giudice che gli vietava di avvicinarsi alla donna, cercando di sottrarle la figlia con l’uso della forza.
La violazione del divieto e la conseguente escalation
L’arrestato, nonostante il divieto restrittivo imposto dal tribunale, si è avvicinato alla sua ex moglie con l’intenzione di prelevare la figlia con la forza. L’azione dell’uomo ha scatenato una reazione immediata e disperata da parte della madre, che ha cercato di difendere la bambina da un possibile rapimento e dalla violenza dell’ex coniuge.
Durante il tentativo di rapimento, è scoppiata una colluttazione tra la madre e l’uomo. La scena, estremamente caotica, ha attirato l’attenzione di numerosi passanti e testimoni che hanno deciso di intervenire per prestare aiuto e cercare di sedare la situazione. Questo intervento ha trasformato l’azione violenta in un vero e proprio parapiglia, con persone che cercavano di contenere l’aggressore e proteggere le vittime.
Il rapido intervento delle forze dell’ordine
Con l’intensificarsi della situazione, uno dei presenti ha chiamato il numero unico di emergenza 112. La risposta delle forze dell’ordine è stata tempestiva: gli agenti del Posto di Polizia di Lignano Sabbiadoro sono arrivati sul posto in pochi minuti. Grazie alla loro prontezza e competenza, sono riusciti a bloccare l’uomo e a garantire la sicurezza della madre e della bambina, evitando che la situazione potesse degenerare ulteriormente.
Il processo e le conseguenze legali
Subito dopo l’arresto, l’uomo è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per un rito Direttissimo. In seguito all’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare dell’individuo presso la casa circondariale di Udine. L’accusato rimarrà in carcere fino al termine del processo, dove sarà chiamato a rispondere delle accuse di violenza e violazione dei provvedimenti restrittivi.
La comunità di Lignano Sabbiadoro ha dimostrato un forte senso di solidarietà e responsabilità civile, intervenendo in un momento di crisi e supportando le autorità nel mantenere l’ordine e la sicurezza.