Udine piange la scomparsa di Stefano Capitanio, icona del tifo locale
UDINE – È con grande dolore che la città di Udine ha appreso la notizia della scomparsa di Stefano Capitanio, noto volto del tifo udinese e uno dei fondatori del gruppo ultras Htb (Hooligans Teddy Boys). All’età di 60 anni, Capitanio, conosciuto affettuosamente come “Roccia”, ci ha lasciato improvvisamente nel sonno a causa di un malore, lasciando un vuoto nel cuore della comunità sportiva, sia nel calcio che nel basket, dove ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i tifosi.
Un uomo appassionato di sport
Nel 1980, Stefano Capitanio è stato uno dei protagonisti della fondazione del gruppo ultras che ha segnato la Curva Nord di Udine, portando avanti la sua passione e il suo sostegno alle squadre locali. Oltre al suo impegno nel tifo, Capitanio si è distinto nel mondo del body building, raggiungendo il titolo di campione italiano nel 2012 e conquistando i campionati mondiali Wabba a Padova. Gestiva una palestra ad Udine, la “Body Center Gym”, e pur trasferendosi a Rimini, è sempre rimasto legato alla sua città natale.
Un ricordo che va oltre l’immagine di un tifoso
Oltre alla sua fama di tifoso appassionato e alla sua identità di “Roccia”, Stefano Capitanio era conosciuto da chi gli era vicino come un uomo dal cuore generoso e sempre disponibile ad aiutare gli altri. La sua determinazione e il suo spirito positivo lo hanno reso una figura rispettata e amata, sia tra i giovani ultras che tra coloro che lo hanno conosciuto nella vita quotidiana. Il suo contributo nel mondo del tifo e nella comunità lascia un segno profondo in tutti coloro che lo hanno incontrato.